Arte

A Milano nasce il nuovo Archivio dell’artista Fausta Squatriti


Un comitato scientifico internazionale per una donna al centro della scena artistica contemporanea fin dai primi anni’60: Fausta Squatriti


 

MILANO – Fortemente voluto da Fausta Squatriti stessa, presidente e co-fondatore, il nuovo Archivio Fausta Squatriti si avvale di un comitato scientifico internazionale composto da membri che da anni conoscono e studiano il lavoro dell’artista: Michel Gauthier, Choghakate Kazarian ed Elisabetta Longari. L’internazionalità del comitato scientifico è specchio della vita e della carriera dell’artista: protagonista della scena intellettuale italiana ed internazionale fin dagli anni’60.

Fausta Squatriti

Fausta Squatriti realizza la sua prima personale alla Galleria dell’Indiano, a cura di Gillo Dorfles, nel 1964. Questo è l’inizio di una grande carriera che la vede collaborare con galleristi quali Pierre Lundhölm, Alexandre Iolas, Renato Cardazzo, Denise René, Karin Fesel e molti altri. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Centre George Pompidou di Parigi, il Museo del Novecento di Milano, il Moscow Museum of Modern Art di Mosca e il Tel Aviv Museum of Art di Tel Aviv, solo per citarne alcune. Fausta Squatriti ha saputo creare un suo linguaggio peculiare inserendosi in diversi movimenti espressivi di cui ha sempre restituito un’interpretazione innovativa e personale, quello che Elisabetta Longari definisce “Lo sguardo implacabile di Fausta Squatriti”.

L’Archivio Fausta Squatriti

Quello dell’artista è stato un lavoro fondato sulla dicotomia, alla cui base c’è l’umano, con la volontà di rendere splendido il male generato o sofferto dall’uomo. Vita, arte, società, tempo sono la stessa cosa, per questo la sua pratica artistica è sempre stata estremamente contemporanea, anticipando correnti, tendenze e soprattutto temi centrali del dibattito artistico. Così è anche la sede scelta per l’Archivio, la sua casa- studio, che si sviluppa, come una casa pompeiana, intorno a una corte centrale dividendosi in due parti distinte. Quella più “pubblica” in cui l’artista lavora e allo stesso tempo conserva le sue opere e quella più intima e domestica, ricca delle testimonianze d’amicizia e stima che legano Fausta Squatriti a personalità come Lucio Fontana, Man Ray, Niki de Saint Phalle, Yves Klein, Jesús Rafael Soto e molti altri.

   Archivio Fausta Squatriti Ph. Christine Lucchin

Gli obiettivi

Fra gli scopi che il nuovo Archivio Fausta Squatriti si prefigge, oltre a quelli fondanti di indagine, archiviazione, certificazione, autentificazione e catalogazione del lavoro di Fausta Squatriti, anche ai fini di redigere un rigoroso Catalogo Generale dell’intero corpus di opere dell’artista, c’è quello di dare vita ad una realtà dinamica e sinergica aperta a collaborazioni con realtà pubbliche e private nazionali e internazionali. Nel solco di questa idea nascono i primi due progetti pensati per la città di Milano, sede dell’Archivio e città natale dell’artista.

I due progetti

Il prossimo settembre, durante l’Art Week, Fausta Squatriti e il suo Archivio saranno presenti con due importanti progetti legati alla città di Milano. Il primo, curato da Elisabetta Longari e dall’Archivio, inaugurerà il 14 settembre all’Ossario e alla Chiesa di San Bernardino alle ossa di Milano.
Il secondo invece, più legato all’anima imprenditoriale della città, si realizzerà all’interno di MiArt – la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano che si svolgerà dal 17 al 19 settembre. All’interno della fiera la Galleria Bianconi, in collaborazione con l’Archivio Fausta Squatriti, presenterà uno stand interamente dedicato all’artista in cui sarà ricostruita la storica mostra personale “Sculptures et collages” realizzata nel 1982 alla Galerie Denise René di Parigi. 

 

Immagine d’apertura: Fausta Squatriti alla mostra “La Passeggiata di Buster Keaton”, 2018 Milano Galleria Bianconi, Ph Tiziano Doria – Courtesy Archivio Fausta Squatriti e Galleria Bianconi

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