di redazione
Pisa, martedì 7 giugno 2016 –
È una particolare esperienza di dialogo e formazione artistica, quella che ha portato a un interessante progetto espositivo che vede protagoniste Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen e Silvia Vendramel.
Dal titolo “L’attenzione è tessuto novissimo”, la mostra, a cura di Ilaria Mariotti, sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 18.00 presso il Centro Espositivo Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno (Pi).
Il progetto muove dall’esigenza di queste cinque artiste – tre pittrici e due scultrici, di provenienza e formazione diverse – di condividere un percorso creativo. Un’esperienza di dialogo e di ricerca comune, in sostanza, che si sviluppa in due fasi: la prima, nei loro rispettivi studi, dove le artiste portano avanti la propria ricerca personale, condivisa in momenti stabiliti di riflessione e apertura al gruppo; la seconda, nella pratica dell’allestimento, che si concretizza nel portare direttamente sul luogo espositivo materiali preparatori o opere finite e nel collocarle nello spazio, rendendo così attivo il dialogo tra le varie ricerche e il luogo che le accoglie. Lo scopo è quello di offrire nuove possibilità di intervento in cui la mescolanza e l’accostamento dei diversi linguaggi consentano maggiori possibilità di riflessione, nel rispetto delle ricerche di ciascuna artista ma lavorando, al contempo, su un progetto comune.
Gli incontri di gruppo nei vari studi hanno talvolta individuato un tema su cui una delle artiste stava lavorando, facendolo diventare spunto di riflessione per le altre. E’ capitato dunque che un gesto della scultura migrasse nelle ricerche pittoriche e viceversa. Oppure che le artiste individuassero assonanze tra le proprie opere e che, in fase di allestimento, decidessero di proporle in relazione le une con le altre. Ne è nato dunque un percorso espositivo che, insieme ad opere individuali, riconducibili a ricerche personali, sviluppa incroci e significativi parallelismi, mette in evidenza divergenze, si muove da domande pratiche (nell’ordine dei materiali e delle tecniche), fino a riflessioni di carattere più esistenziale. Un percorso, in cui le singole voci vanno ad intrecciarsi in una partitura comune, presentando talvolta tracce di un processo condiviso, talvolta lavori più individuali, ora materiali di lavoro, ora opere finite, in un continuo dialogo tra creazioni, artiste e pubblico.
Il centro Espositivo di Villa Pacchiani diventa così il luogo per presentare un lavoro in progress, che mantiene le tracce di un processo creativo, assembla frammenti di lavoro individuale e messo in condivisione.
Per l’occasione e per sottolineare la necessità di un dialogo, parte del progetto è una serie di laboratori dedicati ai bambini dal titolo Mattine. Gli incontri si configureranno come dei laboratori di pensiero e del fare, aperti a piccoli gruppi, da 4 a 8 bimbi per volta dagli 8 ai 12 anni, e si svolgeranno nel mese di giugno – metà luglio confrontandosi con gli spazi della Villa, con materiali diversi, per condividere lo spazio insieme alle artiste, lavorando sui principi della fiducia e della composizione collettiva.
Questa modalità di lavoro è stata presentata nel 2015 presso il LAS (Laboratorio del Liceo Artistico di La Spezia), presso la ex Ceramica Vaccari per NOVA cantieri creativi e, sempre nello stesso anno, durante la residenza nel comune di Quero Vas nell’ambito di Dolomiti Contemporanee.
L’ iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali del Comune, con la sponsorizzazione di Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
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