Cultura

Accademia San Luca: presentazione del volume di Briganti ‘La riconquista dell’Olimpo nel Rinascimento italiano’

Invito Giuliano Briganti

La riconquista dell’Olimpo nel Rinascimento italiano di Giuliano Briganti, è tratto da una lezione sul rapporto degli artisti del Quattrocento con gli dei dell’Olimpo 

 

di redazione

ROMA – Sarà presentato domani, martedì 6 dicembre alle ore 17.30, presso l’Accademia Nazionale di San Luca, il volume “La riconquista dell’Olimpo nel Rinascimento italiano” di Giuliano Briganti (ed. Skira 2016). Alla presentazione della nuova edizione, con postfazione di Emanuele Pellegrini, professore associato di storia dell’arte presso IMT Scuola Alti Studi Lucca, interverranno, Tomaso Montanari, ordinario di storia dell’arte presso l’Università Federico II di Napoli, e Laura Laureati. A introdurre e coordinare gli interventi sarà invece Francesco Moschini.
Questo progetto editoriale parte da una lezione di Giuliano Briganti. Nel novembre del 1992, infatti, Briganti fu invitato da Jorge Lozano, direttore dell’Accademia di Spagna a Roma, a tenere una conferenza per l’inaugurazione dell’anno accademico. La scelta di Briganti cadde su un tema alquanto nuovo nella sua pur vastissima bibliografia, ossia il rapporto degli artisti italiani del Quattrocento con gli dei dell’Olimpo pagano. Un tema assai frequentato, e non solo dagli storici dell’arte, e fortemente connotato dagli studi d’iconologia, che Briganti seppe proporre con una visione fortemente innovativa. L’importanza di questo saggio lo attesta l’idea di inserirlo, proprio nel 1992, all’interno di un volume edito da Giuseppe Laterza dal titolo Dei e uomini in Grecia di Marcel Detienne e Giulia Sissa.
Rimasta inedita, questa lezione è stata pubblicata dopo la morte di Briganti in soli 600 esemplari. La ristampa, col titolo ‘La riconquista dell’Olimpo nel Rinascimento italiano’, è stata decisa proprio per garantirne una maggiore diffusione e per poterne così apprezzare le novità di ricerca. Il testo di Briganti, in realtà destinato ad essere inserito in un volume sugli dei e gli uomini nella Grecia, è importante per quella vitalità di idee, quello sguardo innovativo sui temi delle arti figurative, che ha sempre contraddistinto il Briganti storico dell’arte e uomo di cultura.
È in sostanza un invito alla (ri)lettura di pagine poco note, ma fortemente suggestive, di uno dei massimi e più originali storici dell’arte del Novecento.

 

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