di redazione
Milano, giovedì 9 giugno 2016 –
Esce domani, 10 giugno,“Folfiri o Folfox” il nuovo album degli Afterhours. Un progetto discografico in 2 cd per un totale di 18 brani, che sarà presentato dalla band guidata da Manuel Agnelli prima nelle librerie Feltrinelli, poi in un tour estivo che partirà l’8 luglio da Genova.
Questo nuovo album è un po’ il resoconto della vita. Un album intenso che parla di cicli dell’esistenza, alcuni che si chiudono e altri che si aprono. Si vive la realtà e la si affronta. C’è amarezza e sofferenza in brani dolorosi come ‘Grande’. C’è anche l’incertezza del presente e del futuro vissuta in particolare da molti giovani, come ne ‘Il mio popolo si fa’. Ma l’album dà anche un messaggio di serenità col brano ‘Se io fossi il giudice‘, che chiude l’album, dove si parla del desiderio di « non preoccuparsi del giudizio degli altri o delle regole, di liberarsi dal peso di dover piacere a tutti, di non perder tempo con le sciocchezze e di provare a vivere ».
« Celebriamo la vita e affrontiamo la morte, con i cicli che si chiudono e le reazioni che creano nuova energia ». È un album fuori dalle regole volutamente intenso e con delle novità, tanto nei temi che ne hanno ispirato una delle sue direzioni, su tutti la perdita del padre per Manuel Agnelli che ha spiegato di essersi ritrovato bambino, costretto a diventare grande, quanto nella musica nata da una nuova formazione, generata dall’arrivo di Stefano Pilia alle chitarre e Fabio Rondanini alla batteria, che si aggiungono al basso di Roberto Dell’Era, agli archi di Rodrigo D’Erasmo e all’altra sei rode elettrica di Xabier Iriondo. « Il disco arriva a quattro anni dal precedente – ha spiegato Agnelli – semplicemente perché ci mettiamo al lavoro solo quando abbiamo qualcosa da raccontare ». (ansa)
Foto: Ilaria Magliocchetti
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