Arte

Al MARCA di Catanzaro i corpi scultorei di Aron Demetz

Le sculture in legno che compongono “Autarkeia II” di Aron Demetz saranno al centro della mostra al Museo Marca di Catanzaro


 

CATANZARO – Per Aron Demetz questa mostra giunge in un momento perfetto. L’artista gardesano è nel vortice di una serie di esposizioni in molti musei internazionali e in altrettante prestigiose sedi italiane. Le sue sculture realizzate prevalentemente in legno, sono premiate dalla critica e dai collezionisti di tutta Europa.
Al Museo Marca di Catanzaro Aron Demetz giunge con “Autarkeia II. Il richiamo della materia” dal 15 gennaio al 31 marzo 2022. A cura di Alessandro Romanini, la mostra è promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro.

Aron Demetz

“Essere invitato ad esporre al MARCA dalla Fondazione Rocco Guglielmo con un progetto site-specific – spiega l’artista – mi risulta doppiamente stimolante. Innanzitutto perché il Marca è già stata sede di importanti mostre di scultura e sia perché per un artista esporre le proprie opere scultoree a Catanzaro, in piena Magna Grecia, significa inevitabilmente confrontarsi con il Genius loci di una terra che affonda le sue radici nella tradizione artistico-culturale greco-romana.”

La mostra

La riflessione che sottende a questa mostra, che continua e approfondisce il percorso di ricerca della recente esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ruota intorno al concetto di “Autarchia”. Il termine deriva dal greco “Autarkeia” e declina in una serie di soluzioni formali connesse semanticamente al concetto di “Autosufficienza”. Nell’accezione di Demetz “Autarkeia” non va intesa nel senso di “accontentarsi”, bensì – come scrive Alessandro Romanini, curatore della mostra – come forma di conquista veicolata da una rigida autodisciplina, sostenuta dall’inesausta ricerca ed esercizio e alimentata da un continuo confronto con i capisaldi storici dell’arte plastica. E tra quest’ultimi la dimensione legata all’arte greca è al primo posto.

L’arte di Demetz

Ricerca e sperimentazione caratterizzano l’intero percorso di Aron Demetz, discendente di una famiglia di scultori. È originario della Val Gardena, terra di santi e di scultori di altari lignei che si possono ammirare nelle chiese di tutto il mondo.
Con Demetz le forme tradizionali divengono altro, così come diventa altro il ruolo assunto dal materiale lavorato abilmente dall’artista. Il legno diventa così autore di un racconto. Le resine, provenienti dagli alberi delle montagne di casa, per effetto del fuoco corrodono e riplasmano l’oggettiva bellezza delle forme, creando piaghe sugli adolescenziali corpi nudi intagliati.

Le sculture

Oltre al legno, nelle sue opere si assiste all’ingresso progressivo di altri materiali come il bronzo, il gesso e il vetro. Così come alla figura singola si andranno ad affiancare gruppi di figure e le installazioni.
La mostra al MARCA propone dunque una serie di opere che sono testimoni del percorso di una appassionata ricerca espressiva dell’artista. Opere figurali in legno, bronzo, in gesso e vetro a conferma di come in Demetz la scultura sia pensiero tradotto in forma, elaborazione filosofica tradotta in prassi plastica.
“Trent’anni di spirito di ricerca, di avventura – annota il curatore Romanini – vedono nella sperimentazione l’unica condizione possibile e nell’errore non il fallimento ma il motore e il fulcro di ogni nuova potenziale conquista linguistica, espressiva e tecnica”.

Il disegno

Anche il disegno avrà un suo spazio nel percorso espositivo al Marca. E questo per permettere allo spettatore di comprendere la valenza centrale dell’istanza grafica come elemento progettuale dall’esito plastico finale. Il disegno come tracciato dei percorsi elaborativi mentali di Demetz e traccia sommaria dei vari possibili percorsi espressivi. Un catalogo inoltre darà conto delle varie opere esposte attraverso un ricco corredo fotografico, integrato da interventi critici e da un ricco apparato bio-bibliografico.

 

Immagine d’apertura: sculture di Aron Demetz esposte al Museo Marca di Catanzaro


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