La mostra espone porcellane che la principessa Alice Blanceflor De Bildt, vedova del principe Andrea Boncompagni Ludovisi, donò allo Stato Italiano nel 1970
di redazione
ROMA – Tra opere e arazzi seicenteschi Al Museo Boncompagni Ludovisi, trovano la giusta collocazione alcune porcellane solitamente non visibili al pubblico.
Si tratta dell’esposizione allestita in una rinnovata Galleria degli Arazzi del Museo Boncompagni Ludovisi, diretto da Matilde Amaturo, e dal titolo “Blanceflor a tavola. Curiosità dai depositi del villino Boncompagni Ludovisi“. La mostra inaugurata ieri pomeriggio sarà visitabile fino al 31 marzo 2017.
A presentarla al pubblico, il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli.
Con la mostra il Museo ha trovato la giusta occasione per esporre alcune porcellane che solitamente non vengono esposte al pubblico. Un modo inoltre per augurare buone festività a tutti.
Esposti manufatti in porcellane che la principessa Alice Blanceflor De Bildt, vedova Gancia, già vedova del principe Andrea Boncompagni Ludovisi, donò allo Stato Italiano nel 1970.
L’allestimento, come già detto, interessa prevalentemente la Galleria degli Arazzi dove recentemente sono stati presentati gli arazzi seicenteschi a “verzure” di manifattura fiamminga. Le opere in porcellana sono una testimonianza del gusto nobiliare nell’imbandire la tavola e ripercorrono l’evoluzione dello stile della porcellana dal 1700 al 1900, attraverso un breve excursus sulle manifatture europee più famose: dalla storica Meissen, alla bavarese Rosenthal, alla svedese Rörstrand con particolare attenzione al fascino esotico delle manifatture orientali.
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