Teatro

Al Teatro alla Scala la prima assoluta di ‘Cinderella’ con Roberto Bolle e Polina Semionova

Al Teatro alla Scala la prima assoluta di Cinderella con Roberto Bolle e Polina Semionova

Torna alla Scala Cindarella, in una nuova produzione e per la coreografia di Mauro Bigonzetti. Bolle e Semionova protagonisti. 

 

di redazione

MILANO – Una nuova creazione apre la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala. Ad inaugurare infatti la programmazione 2015/2016 sarà una nuova produzione della Cinderella di Prokof’ev, una prima assoluta. Affidata a uno dei coreografi maggiormente richiesti a livello internazionale, Mauro Bigonzetti. In tutto dodici saranno le recite che impegneranno il teatro scaligero dal 19 dicembre al 15 gennaio, inclusi lo spettacolo di questa sera 17 dicembre. Con la consueta Anteprima dedicata ai Giovani e la recita del 31 dicembre. Due grandi étoile internazionali nelle vesti del principe e Cenerentola: Roberto Bolle e Polina Semionova. In scena per la prima del balletto il 19 dicembre e nei giorni 20 dicembre e il 12, 14 e 15 gennaio. Accompagnati dall’Orchestra, diretta da Michail Jurowski, e dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.
Risale al 2006 l’ultima messa in scena alla Scala della celeberrima e romantica fiaba di Perrault, che torna dopo dieci anni con una novità al repertorio. La ricchezza melodica e descrittiva della musica di Prokof’ev, l’universo fiabesco, la trama articolata e dinamica, hanno stimolato l’estetica e la musicalità di Mauro Bigonzetti. E quindi la sua personale visione stilistica che lo ha portato a mettere su una creazione cucita addosso ai ballerini scaligeri. Segue la traccia narrativa del racconto e si immerge nella varietà musicale delle innumerevoli danze e leitmotiv che affiorano dalla partitura. Perciò sarà una Cenerentola, con il suo Principe, le Fate delle stagioni, la Fata Madrina, le Sorellastre, la Matrigna… senza luogo e senza tempo.
Una Cinderella quindi in tutti i luoghi e in tutti i tempi. Le figure scaturiscono dalle note di Prokof’ev e abitano uno spazio visivamente evocativo ma non astratto, figurativo ma non didascalico.
Questa straordinaria partitura ha invogliato a molte letture coreografiche, dimostrando quanto le tematiche e la musica di questo balletto siano state e lo sono ancora una continua fonte di ispirazione. Un confronto con quest’opera poi che non può prescindere dalla sensibilità e dal vissuto artistico di ciascun autore. Stefano Tomassini introdurrà al pubblico le specificità di questa nuova Cinderella e le specificità della visione di Mauro Bigonzetti. Un percorso variegato quello del coreografo, stilisticamente molto sfaccettato e non nuovo al confronto con titoli del repertorio. 

 

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