di redazione
Roma, martedì 5 luglio 2016 –
“Ospiti della Spada” è una nuova e interessante iniziativa culturale promossa dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli. Domani, mercoledì 6 luglio, sarà presentato presso la Galleria Spada, diretta da Adriana Capriotti, la prima iniziativa di ciclo espositivo.
E’ un nuovo progetto che mira, attraverso una selezionata politica di prestito, a portare all’interno del museo romano alcuni capolavori provenienti da importanti sedi museali italiane e straniere. Il primo Ospite accolto dalla Galleria Spada, luogo simbolo del collezionismo romano per l’attività dei cardinali Bernardino e Fabrizio Spada, grazie al partenariato realizzato con la Pinacoteca di Brera, diretta da James Bradburne, è un’opera del pittore caravaggesco Antiveduto della Grammatica (Siena 1571 – Roma 1626), che sarà esposta dal 7 luglio al al 18 settembre 2016.
La scelta di quest’opera è volta a istituire un dialogo – fatto di densi rimandi stilistici – con le pitture normalmente conservate nella IV Sala, quella degli artisti caravaggeschi. Il bellissimo tondo di Antiveduto della Pinacoteca di Brera prenderà così per tre mesi il posto occupato nella Galleria Spada dal Compianto sul Cristo morto di Orazio Borgianni, un quadro che attualmente ha un posto d’onore nel museo milanese accanto al Cristo morto di Mantegna. Alla base di tutto c’è l’ attuazione di una nuova linea espositiva che prevede la massima attenzione ad opere di grande livello, com’è nel caso della Santa Costanza con i Santi Giovanni e Paolo di Antiveduto della Grammatica.
L’esposizione del quadro all’interno della Galleria Spada permette l’approccio di un pubblico ampio alle interessanti problematiche iconografiche delle opere, avendo il dipinto braidense una complicata vicenda di identificazione del soggetto, che risulta raro e in parte misterioso. L’opera, inoltre, torna per tre mesi nella città dove fu originariamente dipinta e conservata fino all’Ottocento, essendo un esemplare della dispersa e importantissima collezione romana dei marchesi Mattei.
Questo ‘ospite’ all’interno della Galleria Spada è dunque alquanto significativo, poichè consente ad una Galleria, di per sè fissa nella propria eccellenza, di realizzare un’innovativa attività di scambio e dialogo con altri musei.
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