Il caso amianto non risparmia neanche il Teatro alla Scala, dove anche qui, nel teatro italiano più famoso, ha mietuto le sue vittime negli anni ’70 e ’80.
di redazione
MILANO – Il caso amianto non ha risparmiato neanche il Teatro alla Scala. Un protagonista drammaticamente spiacevole che anche qui, nel teatro italiano più famoso, ha mietuto le sue vittime negli anni ’70 e ’80. Sette le persone morte per esposizione alla sostanza cancerogena in quel periodo. Si tratta di un siparista, un macchinista, un vigile del fuoco, un falegname, un addetto al trasporto delle scene e una cantante lirica. Anche altre persone sono state colpite, attualmente sono ammalati di mesotelioma pleurico. Va comunque sottolineato che dopo i lavori al Teatro alla Scala l’amianto è stato rimosso e ora non ci sono più rischi per i lavoratori, gli artisti e il pubblico.
La procura di Milano ha notificato l’invito a comparire a Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini, ex quattro sindaci di Milano. L’accusa: non sarebbe stato fatto il censimento dell’amianto al Teatro alla Scala previsto dalla legge 1992. La figura del sindaco, presidente del Cda dell’Ente Lirico Teatro Alla Scala, risulta «proprietario della struttura, dotato di potere decisionale e finanziario, di potere di vigilanza e impulso anche nella materia della tutela ambientale della struttura».
I quattro ex sindaci di Milano, che si sono succeduti dal 1976 al 1996, sono indagati per i 7 decessi legati all’esposizione all’amianto. Tutti e quattro si sono visti recapitare un invito a comparire dal pm Maurizio Ascione, titolare del fascicolo, in qualità di presidenti «del Cda dell’Ente Lirico Teatro Alla Scala» nel periodo in cui vestivano la carica di primi cittadini del capoluogo lombardo. Da quanto si legge sui giornali, sarebbe indagato anche l’ex sovrintendente del teatro milanese Carlo Fontana.
Tutti saranno ascoltati dai pm il prossimo 25 novembre. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto e dai pm Maurizio Ascione e Nicola Balice, riguarda anche altre sei persone, tra cui Silvano Cova a Angelo Sala, entrambi ex direttori degli allestimenti alla Scala.
La procura contesta agli 11 indagati in sostanza di non essersi adoperati per rimuovere in passato l’amianto dai manufatti nei vari locali, soprattutto tecnici, ma anche dal famoso lampadario all’interno del teatro. In pratica, per l’accusa non sarebbe stato fatto il censimento dell’amianto previsto dalla legge del 1992, amianto che sarebbe stato rimosso ogni qualvolta veniva «scoperto».
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