Arte

Anni Venti-Global Change: a Roma la Triennale di Arti Visive


La IV edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive, dal titolo ANNI VENTI – Global Change, indagherà i cambiamenti globali dell’ultimo ventennio


 

ROMA – La Capitale è pronta a ripartire con la IV edizione della Triennale di Arti Visive che si svolgerà dall’11 giugno al 15 luglio 2021, articolata in cinque sedi. L’esposizione è sostenuta dal Gruppo Start, organizzazione che si occupa di editoria e mostre d’arte internazionali, con il patrocinio morale del Ministero dei Beni Culturali (per quanto riguarda la rassegna presso la Galleria della Biblioteca Angelica).

Le cinque sedi espositive 

Oltre duecento gli artisti italiani presenti con trecento opere esposte nei cinque spazi espositivi quali: Galleria del Cembalo – Palazzo Borgese (Largo Fontanella Borghese 19), Palazzo della Cancelleria con la personale di Rossella Pezzino de Geronimo (Piazza della Cancelleria 1), Galleria della Biblioteca Angelica (Piazza di S. Agostino 8) Palazzo Velli-Expò (Piazza di Sant’Egidio 10) Medina Rome Art Gallery (Via Angelo Poliziano 32-34-36).

La mostra

L’esposizione vanta in ogni sua edizione autorevoli partecipazioni di critici e storici d’arte, come Achille Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi e il compianto Philippe Daverio.
Ad inaugurare quest’anno la mostra sarà il noto storico Daniele Radini Tedeschi che ha affermato come “la città di Roma, con tale manifestazione, potrà accogliere un interessante fervore culturale, viatico per il domani”. Il titolo è estremamente attinente ai tempi che viviamo: “ANNI VENTI-Global Change”. Una sorta di finestra visuale sui cambiamenti climatici, sociali e geopolitici di un ventennio assai travagliato, caratterizzato prevalentemente dall’attuale decorso pandemico.

Tema della IV edizione

In un periodo di divisioni sociali, politiche e disuguaglianze economiche è occasione di riflessione sui tempi attuali. Quindi crisi climatica, sociale, sanitaria sono raccontati da ogni artista, narratore di sé stesso e dell’intera collettività.
Pertanto, se la politica non riesce a dare risposte, è l’arte a farsi strumento per reinventare spazi, relazioni, reclamando rispetto per l’ambiente. Così come accadrà nella personale della fotografa e visual artist Rossella Pezzino de Geronimo, che metterà in risalto temi quali inclusione, identità, nuove norme sociali che possano assicurare una migliore qualità della vita. “ANNI VENTI-Global Change” diviene così spazio libero di confronto, non virtuale ma reale, una fucina di idee nella quale la spiritualità dell’arte non offre facili risposte ma pone nuove e stimolanti questioni.

 

Immagine d’apertura: particolare dell’opera di Depaoli Gianni, Porzione di mare, tecnica mista, anno 2020

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