ANTESTERIA, dell’artista americano Peter Halley, al Museo Nivola di Orani, fa riferimento all’antica festa della primavera che suona oggi come auspicio a una possibile rinascita
NUORO – Il Museo Nivola di Orani ospita fino al 22 agosto 2021, la mostra di Peter Halley ANTESTERIA, a cura di Giuliana Altea e Antonella Camarda.
Peter Halley, figura chiave del Neo-concettualismo americano degli anni Ottanta, è noto per la sua pittura geometrica che allude agli spazi sociali del tardo capitalismo e alla loro dimensione di confinamento, isolamento e reclusione. Le forme rimandano alle strutture rigide e spigolose dei grattacieli per uffici, ma anche ai microchip del computer, ai circuiti elettrici, alle “stanze” virtuali e alle infinite connessioni del web. La sua visione del mondo contemporaneo è intrisa di pessimismo, ma è espressa con un linguaggio elettrizzante, carico di travolgente energia.
L’arte di Peter Halley
La sua visione del mondo contemporaneo è intrisa di pessimismo, ma è espressa con un linguaggio elettrizzante, carico di travolgente energia. A partire degli anni Novanta, Halley ha cominciato ad affiancare alle tele una serie di interventi sullo spazio architettonico realizzati per mezzo di wallpaper e stampe digitali e sviluppati a volte in collaborazione con altri artisti. Su questo aspetto del suo lavoro si incentra anche il progetto creato per il Museo Nivola, dove Halley trasforma completamente l’interno dell’edificio entrando in piena sintonia con l’orientamento del museo, che guarda con attenzione ai rapporti tra arte, architettura e design.
Il progetto espositivo
Il titolo greco dell’installazione, ANTESTERIA, è un riferimento all’antica celebrazione della primavera in onore di Dioniso, che suona oggi come auspicio a una possibile rinascita dopo la pandemia.
“Nel cuore della Sardegna – dice Antonella Camarda durante la conferenza di presentazione – Halley ha creato qualcosa di simile a una sua cappella degli Scrovegni. L’effetto è quello di un un’eccitante immersione nel clima dionisiaco di un Mediterraneo sognato attraverso il filtro del Modernismo novecentesco e bagnato in una luce artificiale e psichedelica.”
“L’installazione – afferma invece Giuliana Altea – esalta i contrasti di cui è fatta la pittura di Halley, al tempo stesso concettuale e decorativa, criticamente riflessiva e spettacolare. Intensamente contemporanea e nutrita del dialogo con la storia dell’arte, combina polarità opposte, non tanto per cercare tra loro una sintesi, quanto piuttosto per metterle in tensione e innescare corto circuiti dell’immaginario.”
Immagine d’apertura: il progetto espositivo di Peter Halley al Museo Nivola di Orani
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