di redazione
Bologna, giovedì 5 maggio 2016 –
Lo avevamo già annunciato parlando del quinto incontro della rassegna SpritzBook2, dove era ospite Lee Jaffe, fotografo dello street artist Basquiat. Adesso la mostra su Basquiat fotografato da Lee Jaffe sarà inaugurata oggi, giovedì 5 maggio alle ore 18.30, presso la galleria bolognese ONO arte contemporanea.
Organizzata con il patrocinio del Comune, la mostra (a ingresso libero) è visitabile fino all’11 giugno 2016.
“Basquiat x Lee Jaffe”, questo il titolo della rassegna, ripercorre i primi anni della carriera di uno dei più importanti esponenti della street art, Jean-Michel Basquiat, appunto, attraverso le immagini di Lee Jaffe, artista poliedrico che ha animato la cultura newyorkese degli anni ‘80.
Dopo aver finito il suo percorso scolastico a soli sedici anni, Jaffe lascia New York per frequentare la Penn State University, dove studia storia dell’arte, filosofia, fotografia e scultura. Dopo aver lasciato la Penn State, nel 1969 Jaffe si trasferisce a Rio de Janeiro e inizia a collaborare con Helio Oiticica e Miguel Rio Branco. Recita anche nel capolavoro del cinema di serie B di Neville D’Almeida “Piranhas do Asfalta” interpretato da Maria Gladys. Successivamente gira un documentario con il leggendario cantante / fisarmonicista Luis Gonzaga nella sua città natale Exu situato all’interno di Pernambuco nel nord-est del Brasile. Insieme agli artisti brasiliani con cui lavorava, Jaffe fu costretto a lasciare il Brasile per aver creato lavori ritenuti sovversivi dalla dittatura militare al potere.
Tornato a New York nel 1971, continua a girare film come “Impact” con l’artista concettuale Vito Acconci e “Brooklyn Bridge” con Gordon Matta – Clark. Nel 1971 il suo lavoro viene anche incluso nella mostra “Projects: Pier 18” presso il Museum of Modern Art di New York, che divenne poi il punto di riferimento per la nascente arte concettuale. Sono quelli gli anni più importanti della sua carriera, anni in cui i confini di demarcazione tra le arti si assottigliano, e Jaffe vive appieno il coacervo culturale della sua città mischiando pittura, scultura, fotografia, video, performance e musica. Diventa infatti a tutti gli effetti anche membro dei Wailers, il gruppo di Bob Marley che avrebbe fatto conoscere al mondo la cultura giamaicana.
E’ nei primi anni ‘80 che Lee Jaffe incontra Basquiat. Lo fotografa nei loro numerosi viaggi in Svizzera, Tailandia e Giappone, così come nel suo studio di New York nel quale Basquiat lo filma a sua volta mentre Jaffe realizza la scultura “Inverted Oak”. Le fotografie di Jaffe offrono uno sguardo intimo al processo creativo di uno dei più grandi esponenti della street art di tutti i tempi, quando ancora non era nel vortice di popolarità della scena artistica newyorkese, in cui di lì a poco avrebbe frequentato Andy Warhol, David Bowie e una fidanzata che sarebbe diventata poi Madonna. Al contempo mostrano come Jaffe, proprio grazie alla sua capacita di passare agilmente da un medium ad un altro, sia un artista che sa catturare l’essenza dell’opera stessa.
Le opere di Jaffe sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Gallery, Londra, e L.A. County Museum of Art, tra gli altri.
Comment here