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Buone notizie dal Mibact: 150 mln in più per cultura

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Arrivano buone notizie dal MiBact: “Dopo anni di tagli crescono le risorse per la cultura, nuovi fondi per la tutela del patrimonio e grandi progetti culturali”.

 

di Antonella Furci

ROMA – Arrivano buone notizie dal Ministero dei Beni Culturali. Ad annunciarlo il ministro Dario Franceschini durante la presentazione delle principali misure contenute nel testo della Legge di Stabilità (varato ieri dal Consiglio dei ministri e inviato alla Commissione Europea) che afferma :”Dopo anni di tagli crescono le risorse per la cultura, nuovi fondi per la tutela del patrimonio e grandi progetti culturali”.
Entrando più nel dettaglio, si tratta di uno stanziamento di 150 milioni nel 2016, di 170 mln nel 2017 e di 165 mln dal 2018. Il bilancio del Mibact aumenta dell’8% nel 2016 e del 10% nel 2017. Tra le novità anche la stabilizzazione dell’Art Bonus e 500 nuove assunzioni a tempo indeterminato per funzionari Mibact di tutti i settori. Dunque la Legge di stabilità pare contenga interventi straordinari e di grande portata per la cultura e il turismo. Una scelta che fa pensare a un cambio di rotta e per fortuna a una tendenza a tornare dopo tanti anni a credere nella cultura come uno dei fulcri dello sviluppo del Paese, investendo su musei, biblioteche, archivi, cinema, spettacolo e valorizzando il ruolo che ogni singolo cittadino può dare alla tutela del patrimonio culturale. Si torna quindi a investire e assumere. Per prima cosa il Mibact inizia ad adottare una misura che, in deroga alla normativa vigente, autorizza un concorso straordinario per l’assunzione a tempo indeterminato di 500 professionisti del patrimonio culturale. Saranno selezionati tra antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demo-etnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell’arte. Una misura questa – spiega Franceschini – “indispensabile per rafforzare la dotazione organica del MiBACT e introdurre professionalità fondamentali per garantire l’attuazione dell’articolo 9 della Costituzione”.
Ma andiamo a vedere le altre misure che il Ministero dei Beni culturali andrà a prendere e che riporta sul suo sito (www.beniculturali.it):

– L’Art-Bonus sarà stabilizzato e reso permanente al 65%. Viste le numerose richieste e il grande successo riscosso dall’ArtBonus in tutto il Paese, viene resa permanente l’agevolazione fiscale del 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura. L’Art Bonus riconosce un credito d’imposta del 65% dell’importo donato per il finanziamento di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; per il sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione; nonché per la realizzazione, il restauro e il potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo.  Tutti i numeri dell’Art Bonus saranno presentati la prossima settimana a Roma (il 22 ottobre, ore 10.30 Auditorium di Mecenate).

 – Potenziamento del Tax Credit cinema e audiovisivo (+25 milioni di euro). Spiega il ministro : “vengono rafforzati i Tax credit a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo migliorandone le procedure di applicazione e potenziandone le risorse a disposizione. I fondi per i Tax Credit  sono aumentati di 25 milioni di euro – si passa dai 115 milioni di euro del 2015  ai 140 milioni di euro nel 2016 con un incremento di +21%. Grazie a questo intervento si rafforza un meccanismo fiscale che sta generando un enorme aumento delle produzioni internazionali in Italia”. 

 – Inoltre +10 milioni ogni anno per la promozione turistica del Paese. La nuova Enit avrà a disposizione 10 milioni aggiuntivi annui per la promozione internazionale del Paese.

– Ed anche +30 milioni ogni anno per Archivi, Biblioteche e Istituti del Ministero. Dopo anni di sacrifici e tagli, finalmente anche nuovi fondi per il funzionamento di Archivi e Biblioteche – con ingente aumento delle risorse delle rispettive direzioni generali – e per gli Istituti del Ministero (come da tabella su www.beniculturali.it). 

 

 

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