Primo Piano

Cipe approva 3,5 mld per la cultura e la ricerca

Cipe3 unmiliardo

di redazione

Roma, domenica 1 maggio 2016 –

Il Cipe, convocato dal premier Renzi questa mattina a Palazzo Chigi, ha approvato lo stanziamento di 2,5 miliardi per la ricerca, 1 miliardo per i beni culturali e alcune opere infrastrutturali fondamentali.  

Cipe3 unmiliardoIl Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato quindi il piano di finanziamenti per la cultura e la ricerca, ovvero il ‘petrolio’ d’Italia, come sono definiti la cultura e la ricerca, nonostante ancora in molte parti della Penisola questa importante “risorsa” non sia ben sfruttata. Dunque un miliardo di euro che si aggiunge al 27% di risorse in più assegnate quest’anno al Ministero dei Beni e delle Attività culturali. “Risorse mai viste” come afferma il ministro Dario Franceschini. «Il fatto che il Cipe – commenta invece Matteo Renzi annunciando in un post su facebook il piano di finanziamenti approvato per la cultura e la ricerca, – si sia svolto oggi, festa dei Lavoratori, è un segnale di grande importanza simbolica: continuiamo a lavorare perché l’Italia sia finalmente sbloccata. Del resto – continua – un anno fa il 1 maggio era la data di partenza dell’Expo: doveva essere un disastro, è stato un successo. L’Italia è più forte di chi dice solo no».

I fondi per la cultura

A carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, «per il finanziamento del Piano Turismo e cultura», i fondi saranno usati per rafforzare l’offerta culturale del nostro Paese e potenziare il turismo, «con interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e per la messa in rete delle risorse culturali materiali e immateriali, con particolare riguardo al Sistema museale italiano». In particolare a beneficiari del piano «saranno i grandi completamenti di interventi già in corso (quali Pompei, Ercolano, la Cittadella di Alessandria, la Reggia di Caserta e gli Uffizi di Firenze), oltre a nuovi interventi cui sarà destinato un importo complessivo di 170 milioni da ripartire fra interventi di valore non inferiore a 10 milioni di euro con successivo provvedimento».

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