Un piccolo comune alle porte di Vibo Valentia lancia un Concorso nazionale di idee e proposte per il recupero del suo centro storico
di Nicola Rombolà
Vibo Valentia – In un periodo dove è tristemente evidente l’abbandono dei piccoli centri in favore delle città, il piccolo comune di Jonadi, alle porte di Vibo Valentia, progetta invece di “rianimarsi” attraverso il recupero del suo centro storico. Lo fa lanciando un Concorso di idee e proposte a livello nazionale.
Nello specifico si tratta di un piano per il coinvolgimento delle risorse culturali, imprenditoriali e l’intera cittadinanza – nello specifico studenti universitari – finalizzato alla creazione di un “Laboratorio” (workshop) per predisporre e sviluppare dei progetti, attraverso appunto il concorso di idee a livello nazionale. Il programma è stato presentato nei giorni scorsi, nella sede del Comune di Jonadi, a pochi km da Vibo Valentia e dall’antica cittadina normanna di Mileto. Attori principali l’amministrazione comunale e le associazioni Italia Nostra e “Mileto Normanna”.
Nel corso del tavolo di concertazione – a cui hanno partecipato il sindaco Caterina Signoretto, il tecnico comunale Franco La Bella, il presidente Delegazione Vibonese di Italia Nostra Gaetano Luciano, l’arch. Antonio Maida (Delegazione Vibonese), l’arch. Maria Rosaria Fascì (Italia Nostra, sez. di Reggio Calabria) e Francesco Sbriglio (presidente associazione “Mileto Normanna”) – l’arch. Pasquale Barone (consulente al PSC di Jonadi e promotore del piano, coadiuvato dall’arch. Nicodemo Le Rose e dall’arch. Maria Teresa Fresca, entrambi presenti all’incontro), ha illustrato il percorso da seguire per elaborare e sviluppare dei progetti, con un concorso di idee e proposte a livello nazionale. Nello specifico Barone ha sottolineato che i progetti “devono prevedere una inclusione sociale aperta” e i principali interlocutori “sono studenti e giovani professionisti per la produzione di linee guida e recupero dell’edilizia privata” con un regolamento per l’uso del materiale. Sono stati fatti alcuni esempi, come incentivare i giovani a ripopolare il centro storico attraverso delle agevolazioni (defiscalizzazione).
Le attività del Laboratorio confluiranno in un appuntamento (programmato per la primavera 2017) di approfondimento e di promozione territoriale, la cui progettazione è mirata al confronto sulle tematiche legate allo sviluppo sostenibile, al recupero e riuso del tessuto storico, alla valorizzazione delle risorse occupazionali ed imprenditoriali e la ricomposizione del tessuto ed integrazione sociale. Le attività del Laboratorio hanno come primo importante obiettivo quello di elaborare una visone integrata dei tessuti storici, sintetizzando gli elementi di opportunità e di criticità legati alla gestione e allo sviluppo di questi territori.
Durante il confronto è intervenuto Luciano, il quale ha spiegato che Italia Nostra mette a disposizione le sue risorse tecniche e culturali, garantita dall’arch. Fascì (Sezione di Reggio), che può dare un importante contributo grazie all’esperienza maturata nel campo. Inoltre ha sottolineato che il centro storico di Jonadi e quello di Nao presentano delle interessanti testimonianze storiche, che vanno dai Romei ai Bizantini ed infine ai Normanni; per cui il recupero, ha osservato, “rappresenta una opportunità di rilancio del patrimonio storico-culturale e sociale del territorio”. Infatti dalla mappa descrittiva elaborata dall’arch. Barone, emergono alcune interessanti caratteristiche dei centri storici di Ionadi e Nao sia per la loro complessiva estensione, che per la presenza di edifici e chiese di notevole interesse architettonico e per il mantenimento e la riconoscibilità dei caratteri dell’impianto originario. A questo proposito – Barone lo ha sottolineato nel corso dell’incontro – il processo di recupero e riuso di un centro storico “è un’operazione complessa ed articolata che oltre a coinvolgere attivamente più soggetti, istituzionali e non, deve prevedere prioritariamente la creazione di un percorso culturale e partecipativo che coinvolga gli abitanti e gli operatori economici e sociali che sono direttamente interessati alla rigenerazione del centro storico”.
Le attività del Laboratorio hanno come primo importante obiettivo quello di elaborare una visione integrata dei tessuti storici, sintetizzando gli elementi di opportunità e di criticità legati alla gestione e allo sviluppo di questi territori. Una prima attività preliminare è finalizzata alla predisposizione di una programma strategico, un Masterplan che si configura come una agenda di interventi finalizzati al recupero e riuso, dove convergono diverse competenze e dove vengono esplicitati gli obiettivi da raggiungere, le azioni prioritarie da intraprendere e le principali risorse attivabili.
Riproduzione riservata
Comment here