Arte

Confine #1, la mostra fotografica di Fabrizio Borelli

Borelli Confine Mattatoio Roma

di arte fair

Roma, mercoledì 22 febbraio 2017 –

Fotografia – Con la personale Confine # 1 di Fabrizio Borelli, che sarà inaugurata il 25 febbraio alle ore 18 presso Evasioni Art Studio a Roma, e a cura di Barbara Martusciello, sarà messo in mostra

Borelli Confine Mattatoio Roma un ciclo di immagini in bianco e nero realizzato nell’autunno del 1979 quando il Centro Sociale Primavalle e l’ex Ospedale Psichiatrico di Santa Maria della Pietà di Roma organizzarono  – seguendo la rivoluzione portata da Franco Basaglia e accogleindo le direttive della legge 180 – una manifestazione per guidare i ricoverati psichiatrici e gli esclusi verso la conquista e il recupero dell’autonomia e della responsabilità personale, lontano dai trattamenti repressivi o contenitivi.
Fabrizio Borelli era lì a testimoniare con i suoi scatti fotografici tale iniziativa titolata ‘Uomini e recinti’ che ricorda “la messa in scena delle esistenze dei ricoverati attraverso visite, azioni, happenings da loro interpretati in una sorta di pellegrinaggio nel territorio romano”. Al mattatoio, allo zoo, tra le rovine archeologiche, nelle borgate, nelle piazze del Centro Storico capitolino e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna si tentava di raffigurare e tracciare un percorso immaginario della riabilitazione, in cui gli ospiti delle ex strutture psichiatriche portavano con loro gli strumenti di coercizione come il letto di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock rendendo tutto manifesto al mondo di fuori.

Fabrizio Borelli ha alle spalle una ricerca nel campo della restituzione visiva della realtà che ha portato avanti per decenni attraverso il linguaggio video e fotografico. Ha inoltre alle spalle un’esperienza professionale con registi tra cui Scola, Tarkovskij, Comencini, Corbucci, Olmi. Con Giovanna Gagliardo ha allargato i suoi orizzonti e l’eseprienza in ambito televisivo gli ha permesso di affinare la sua già naturale sensibilità reportistica e il dono della sintesi. 
Nelle immagini di Confine # 1 Borelli a questo dato – una sorta di reportage suo peculiare – sovrappone la propria intima visione, la propria sensibilità, la propria cultura contaminata a quella fotografica restituendo fotografie potenti e con uno svolgimento sentimentale. Così, donne e uomini attraversano nelle foto, come attraversarono nella vita, una città ancora sospettosa o indifferente, animandola e rendendola consapevole. Riuscendo a portare e a farci vedere la luce in quell’ombra a cui si riferiscono i versi di Paul Celan :«Dice verità chi dice ombra».

Una seconda mostra, con una ulteriore selezione di opere del ciclo Confine # 1, pure curata dalla Martusciello, sarà inaugurata invece giovedì 2 marzo alle ore 20.00 nell’ambito di Electtronic Art Cafè, a cura di Umberto Scrocca, a Camponeschi in Piazza Farnese 50/50° a Roma.

 

– Evasioni Art Studio, via dei Delfini 23, Roma

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