La mostra è un viaggio che percorre l’evolversi del gusto artistico in Russia nel corso dei tre secoli e illustra come si iniziò a prediligere l’arte francese.
di redazione
TORINO – Dall’ Ermitage di San Pietroburgo la storia della pittura francese dal Seicento alla fine dell’Ottocento. Il Museo di San Pietroburgo vanta una collezione di pittura francese di oltre duemila dipinti, la più vasta al di fuori della Francia. Sono opere che fino al 4 luglio possono essere ammirate nella grande mostra ospitata al Museo Civico d’Arte Antica – Palazzo Madama a Torino.
Dal titolo “Da Poussin agli Impressionisti”, la mostra racconta la storia dell’arte che va dall’avvento delle accademie fino alla nuova libertà della pittura en plein air proposta dagli impressionisti.
A cura di Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina, Enrica Pagella, è organizzata dalla Fondazione Torino Musei in collaborazione con Villaggio Globale International. La mostra costituisce la terza tappa della collaborazione avviata da Città di Torino e Fondazione Torino Musei con il Museo Statale Ermitage e con Ermitage Italia.
Dopo tanto tempo in Italia viene presentata una rassegna che getta uno sguardo su un ampio capitolo della storia dell’arte francese. Articolata in 12 sezioni, con capolavori di oltre 50 artisti, è un suggestivo viaggio che percorre l’evolversi del gusto artistico in Russia nel corso dei tre secoli. E di come a poco a poco si iniziò a prediligere l’arte francese. Un viaggio che a sua volta testimonia l’amore per l’Italia di molti dei pittori in mostra. E intreccia i grandi temi della pittura moderna: dai soggetti sacri a quelli mitologici, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio alla scena di genere.
Il percorso espositivo illustra le motivazioni storiche e culturali del successo dei generi accademici sulle correnti realiste. Così come il gusto raffinato di Caterina II che nel 1772 si aggiudicò gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur Pierre Crozat. E poi illustra anche gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi nell’Ottocento e la riorganizzazione dei musei nel Novecento in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre.
La rassegna si apre con le influenze caravaggesche di Simon Vouet, attraversa i grandi maestri del classicismo, spaziando da Philippe de Champaigne a Poussin e Lorrain. Arriva poi alla nuova libertà della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard, e giunge al ritorno all’antico di Greuze e al Romanticismo di Vernet e Hubert Robert.
Fa tappa al neoclassicismo di Ingres e si intreccia col nuovo sentimento del paesaggio di Corot.
Infine, approda all’Impressionismo di Renoir, Sisley, Monet, Pissarro e si conclude con l’apertura verso le avanguardie moderne di Cézanne e Matisse. Ad accompagnare in questo straordinario viaggio i visitatori è Artune. L’innovativo progetto di storytelling musicale per l’arte. ideato da Frankie hi-nrg mc e Materie Prime Circolari, con commenti audio e musiche di 10 artisti italiani. Tra cui – oltre a Frankie hi-nrg mc – Elisa, Paola Turci, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Dario Vergassola, Giuliano Sangiorgi.
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