In mostra le opere calcografiche dei massimi artisti dell’arte contemporanea, che hanno collaborato con la storica Stamperia Albicocco di Udine.
di redazione
PORDENONE – La stamperia d’arte ha sempre lavorato a stretto contatto con gli artisti. Anzi si può dire che “l’artista spesso per esprimere ciò che vuole, ha bisogno dell’opera dello stampatore”. A dirlo è lo stesso Corrado Albicocco, titolare della famosa Stamperia Albicocco di Udine.
Lo stampatore è complice dell’opera stessa e la grafica ha la sua importanza al pari quasi della pittura.
A darne prova è la mostra inaugurata sabato scorso negli spazi della Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato. Dal titolo ‘Impressione Astratta, capolavori grafici dalla Stamperia d’arte Albicocco‘ è visitabile fino al 28 febbraio.
Rispetto ad altre mostre precedenti dedicate alla famosa Stamperia d’arte udinese, la mostra di Pordenone si caratterizza per l’esposizione di sole opere astratte. I linguaggi informali e le forme geometriche sono un chiaro esempio della moltitudine di tecniche sviluppate dalla Stamperia. La quale ha lavorato a stretto contatto con influenti esponenti dello stile pittorico astratto del secondo ‘900.
Tra questi spiccano Emilio Vedova, Giuseppe Santomaso, Armando Pizzinato (cui è dedicata la galleria d’arte di Pordenone) e Carla Accardi. Ma molti altri sono gli artisti con cui ha lavorato.
Le opere calcografiche dei massimi artisti dell’arte contemporanea sono riuniti dunque in questa importante e raffinata rassegna. La quale restituisce valore estetico e culturale al segno grafico, particolarmente congeniale all’espressione di un concetto astratto. Per molti infatti l’arte astratta è sostanzialmente un’arte grafica, e per questo sensibile alle tecniche della calcografia.
Sono circa 90 i lavori esposti, realizzati dalla famosa stamperia in collaborazione con una ventina di artisti. Alle prese con le numerose tecniche grafiche sviluppate da Corrado Albicocco, che ha restituito sulla carta lo straordinario impatto dell’astrazione pittorica. La mostra si concentra in particolare sull’arte dei maestri dell’incisione friulana, primo fra tutti Emilio Vedova. L’artista era legato a Corrado Albicocco da un lungo sodalizio artistico. Al punto da conferirgli il ruolo di stampatore fiduciario delle sue matrici. Segue l’astrazione lirica di Giuseppe Santomaso ben rappresentata da un nucleo di opere. Mentre di Armando Pizzinato sono presenti due prove grafiche di grande spessore espressivo.
Il percorso espositivo spazia poi verso l’astrazione italiana dell’ultimo ‘900 con le grafiche di Carla Accardi, Piero Ruggeri e Walter Valentini. Spiccano inoltre lavori più recenti di artisti di respiro internazionale. Come le impronte materiche dei Cappotti, il carborundum di Jannis Kounellis, le geometrie minimaliste dei wall-drawings di David Tremlett. E ancora, le memorie astratte d’impronta esistenziale di Albert Merz e l’essenzialità trascendente del segno calligrafico di Kengiro Azuma.
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