La mostra mette in risalto l’originalità della sua arte e il suo modo di guardare la realtà raffigurata sulla tela con inquadrature audaci e una sapiente resa della luce.
di redazione
FERRARA – Mancano pochi giorni alla grande mostra che Palazzo dei Diamanti dedica a Giuseppe De Nittis. Artista che insieme a Boldini, è una delle figura di spicco della scena parigina di fine Ottocento. La rassegna, che è organizzata in collaborazione con il Comune di Barletta ed è a cura di Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi e Hélène Pinet, sarà inaugurata domenica 1 dicembre 2019 e sarà aperta al pubblico fino al 13 aprile 2020.
Giuseppe De Nittis, nel corso della sua carriera, prima fu interprete d’avanguardia della scuola verista del sud Italia, poi è entrato a pieno titolo nella compagine degli innovatori parigini. Con quest’ultimi condivise gli interessi per la fotografia e per l’arte giapponese, linguaggi che influenzarono profondamente la sua ricerca. Paesaggista virtuoso nel tradurre gli effetti di luce abbagliante del suo paese natale, come i cieli brumosi dell’Ile de France o le nebbie londinesi, De Nittis fu abile nel raccontare un mondo e una società in veloce cambiamento. Il suo sguardo pittorico si è soffermato sulle città in trasformazione, sulla vita dei boulevard e sui luoghi della mondanità e del tempo libero. Trasferitosi nella capitale francese nel 1868 De Nittis entrò subito in contatto con la committenza dei grandi collezionisti e mercanti, stabilendo al contempo fondamentali e proficui rapporti con i colleghi francesi. Tra questi Degas, Caillebotte, Manet e Monet. Con la sua arte ha contribuito a rinnovare i codici della pittura attraverso un linguaggio raffinato e di grande fascino visivo. Capace di fare proprie le istanze della modernità, senza rinunciare all’affermazione di una sua personalità, che affonda le radici nelle esperienze giovanile e si nutre della complice intimità con la moglie Leontine, sua “manager” e modella prediletta.
De Nittis e la rivoluzione dello sguardo

La rassegna nasce dalla collaborazione e il rapporto di interscambio instauratosi tra due istituzioni civiche simili per storia e natura: il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca De Nittis di Barletta. Grazie all’accordo tra i due musei Barletta, città natale dell’artista, ospiterà a Palazzo della Marra un nucleo di dipinti e di opere grafiche di Giovanni Boldini. Mentre a Ferrara verrà presentata una selezione di opere del pittore pugliese, tra cui alcuni dei suoi capolavori.
Per “De Nittis e la rivoluzione dello sguardo”, le opere provenienti da Barletta saranno allestite insieme ad altre creazioni di De Nittis che arriveranno da importanti musei e collezioni private. Il tutto darà la possibilità di rileggere la sua parabola creativa da una prospettiva nuova. La mostra metterà in luce l’originalità della sua arte e il suo modo, per certi versi inedito, di guardare la realtà e tradurla con immediatezza sulla tela per mezzo di inquadrature audaci, tagli improvvisi, prospettive sorprendenti affiancate a una sapiente resa della luce e delle atmosfere. De Nittis ha infatti abbracciato quella “rivoluzione dello sguardo” a cui, a fine Ottocento, concorre il confronto tra la pittura e i codici visivi della fotografia e dell’arte giapponese.
Il percorso espositivo: Dipinti e Fotografie

La mostra sarà ordinata secondo un percorso cronologico-tematico, accompagnate dalle parole che la critica di allora aveva dedicato all’opera di De Nittis. Lungo il percorso espositivo, ai dipinti saranno affiancate delle fotografie d’epoca firmate dai più importanti autori del tempo. Tra cui Edward Stei-chen, Gustave Le Gray, Alvin Coburn e Alfred Stieglitz, comprese alcune delle prime immagini in movimento dei fratelli Lumière. Tutto ciò con lo scopo di evidenziare il contributo dell’artista alla comune creazione del linguaggio della modernità. L’esposizione di Palazzo dei Diamanti si propone di rileggere infatti creativa di De Nittis, analizzando per la prima volta la sua produzione in modo da mettere in luce la sua capacità di rispondere alle poetiche della modernità.
La rassegna sarà accompagnata da un catalogo illustrato che, grazie all’apporto di studiosi, approfondirà alcuni temi ancora poco indagati, come il rapporto tra l’artista e la fotografia. E poi l’interazione con le dinamiche del mercato che hanno segnato la fin-de-siècle, le tecniche utilizzate da De Nittis e il ruolo decisivo della moglie Léontine nella carriera del pittore.
*Immagine d’apertura: Giuseppe De Nittis, Nel grano, 1873.
Collezione privata
Info
Palazzo dei Diamanti – Ferrara
Mostra dal 1° dicembre 2019 al 13 aprile 2020
Orario: tutti i giorni 9.00 – 19.00
Per Biglietti, visite guidate e altre informazioni:
www.palazzodeidiamanti.it
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