di redazione
Bologna, martedì 6 marzo 2018
Arte – È in corso alla Ono arte contemporanea di Bologna la mostra “Diabolik: Lui e Lei”. Visitabile fino all’8 aprile 2018.
Prodotta in collaborazione con Marco Lucchetti Art Gallery di Lugano e Astorina, e con il patrocinio del Comune di Bologna, l’intento della retrospettiva, composta da 60 opere originali, è quello di celebrare il ladro più famoso del fumetto italiano attraverso i lavori di alcuni dei suoi disegnatori più importanti: Giuseppe Palumbo con Matteo Buffagni e Stefano Babini.
In occasione dell’uscita dell’ultimo inedito del fumetto, il quale ha superato ormai gli 800 numeri, ONO arte si concentra questa volta sulla storia di uno dei personaggi più amati del mondo della letteratura disegnata, sulla sua evoluzione e su quella della protagonista femminile, Eva Kant.
Diabolik nasce dalla penna di Angela Giussani nel 1962 per la casa editrice Astorina, fondata dalla Giussani stessa. Angela verrà presto affiancata dalla sorella Luciana. L’autrice pensa ad un prodotto che si rivelerà vincente sia nella forma che nei contenuti. Il piccolo formato tascabile, in seguito tanto imitato, è perfetto per i pendolari che cercavano una veloce lettura di intrattenimento con una dimensione comoda da riporre nella tasca della giacca, mentre la tematica noir era pienamente in linea con i gusti dei tempi. All’epoca infatti, riviste come “Grand Hotel” avevano un notevole successo pubblicando storie a fumetti tra il torbido e l’erotico e la Giussani, ispirandosi anche alla tradizione editoriale del marito Gino Sansoni fondatore di Astoria – il quale sin dagli anni cinquanta aveva pubblicato romanzi che solleticavano la curiosità del tempo tramite titoli morbosi e copertine allusive – aveva capito che per attirare l’attenzione dei potenziali lettori doveva puntare su questi elementi creando un personaggio che intimorisse, suscitandone però, anche una certa fascinazione.
Un soggetto come Diabolik aveva ovviamente dei precedenti illustri, dal ladro assassino Fantomas a quello gentiluomo Arsenio Lupin, ma il successo dell’epigono italiano fu dovuto alla tridimensionalità del personaggio che matura e muta col proseguire delle sue avventure e soprattutto, dal suo accostamento ad una controparte femminile: Eva appunto.
I due si conoscono – nel terzo numero – quando Diabolik cerca di rubare ad Eva un prezioso anello e lei diviene subito la sua compagna di vita e di misfatti. Il personaggio di Eva subisce però, nel tempo, una grande evoluzione: nelle prime storie aveva un ruolo decisamente subalterno a Diabolik dove spesso veniva ritratta mentre si disperava per essersi ritrovata in una vita dalla quale non poteva fuggire per il grande amore nutrito per il criminale. Passano gli anni e il rapporto sia sentimentale che di partnership tra i due diventa di perfetta uguaglianza, diversamente da quanto accade nella quasi totalità dei rapporti tra partner in altri fumetti. Eva si evolve e si emancipa diventando lo specchio dell’evoluzione della società. Eva è la controparte ideale di Diabolik ed arriva ad influenzarlo nel profondo, ma è e diventa, anche un moderno modello di stile e femminilità, fino ad imporsi come icona visiva sia nella pubblicità che nella moda. Non a caso il fumetto trovò e trova anche oggi grande fortuna nel pubblico composto da donne e ragazze, cosa non scontata per il genere.
È proprio questa dinamica di coppia e questa evoluzione che la mostra vuole indagare attraverso le tavole originali, i bozzetti preparatori e i disegni di Palumbo, Buffagni e Babini. La mostra inoltre presenta l’albo inedito “Il primo amore” dedicato al cinquantacinquesimo “compleanno” di Eva Kant, di cui saranno esposte anche le tavole disegnate da Giuseppe Palumbo.
Immagini: Diabolik©Astorina S.r.l
Info
Ono arte contemporanea
Via Santa Margherita 10, Bologna
+39 051 262 465 | press@onoarte.com
Orario
martedì – venerdì: 15.00 – 20.00
sabato: 10.00 – 13.00 e 15.30 -20.00
domenica e lunedì CHIUSO
Ingresso libero
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