La prima mostra dell’anno a Palazzo Martinengo è un excursus di quattro secoli nel mondo femminile, affrontando importanti temi sociali
BRESCIA – Dopo il grande successo ottenuto con “Gli animali nell’Arte”, l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo prosegue il percorso di indagine su temi di grande attualità sociale e mediatica. Con Donne nell’arte: da Tiziano a Boldini, la prima mostra, curata da Davide Dotti, del nuovo anno sarà dedicata proprio alla donna, immortalata in tutta la sua naturale bellezza, la sua passione, la sua variegata vita quotidiana.
Dal 18 gennaio fino al 7 giugno 2020, l’esposizione darà l’opportunità di ammirare importanti opere, testimonianze della presenza centrale della donna nell’arte che va dal Cinquecento fino alla Belle Époque.
Obiettivo della mostra
Il tutto grazie alla selezione di un centinaio di opere provenienti da prestigiosi musei, pinacoteche e collezioni private. L’obiettivo è quello di dimostrare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo centrale nella storia dell’arte italiana, e non solo. Quindi, quanto sia fondamentale e centrale il suo ruolo nella vita sociale e di tutti i giorni.
Non per nulla, i più grandi pittori rinascimentali, barocchi e del XIX secolo hanno dedicato a nobildonne, aristocratiche e popolane memorabili ritratti, in cui captare l’immensità dell’essere donna. Così grandi artisti, che vanno da Raffaello a Tiziano, da Caravaggio a Tiepolo, da Zandomeneghi a De Nittis fino a Boldini, hanno fatto emergere la personalità, l’eleganza, il carattere, la sensualità, la fragilità e al contempo la forza, e le più sottili sfumature del mondo femminile.

La mostra
Il percorso espositivo, ideato dal prestigioso comitato scientifico internazionale presieduto da Davide Dotti, è suddiviso in otto sezioni tematiche dedicate a: Sante ed eroine bibliche, Mitologia in rosa, Ritratti di donne, Natura morta al femminile, Maternità, Lavoro, Vita quotidiana, Nudo e sensualità.
Nelle opere esposte si nota come i vari maestri dell’arte si siano ispirati chi ai testi sacri, raffigurando le più famose sante e le eroine bibliche, chi alla letteratura classica, riprendendo le storie di Diana, Venere, Minerva, Giunone e celebri figure mitologiche. Nell’ambito della pittura italiana dell’Ottocento invece, vera protagonista è la donna colta nella dimensione domestica, nei panni di madre affettuosa che accudisce con amore i propri figli, ma anche in atteggiamenti maliziosi e in situazioni intime per esaltarne il fascino e la carica sensuale.
Tematiche sociali
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, durante la visita dell’esposizione, tramite appositi pannelli di sala, sarà possibile approfondire alcuni tematiche di grande attualità sociale e mediatica.
Ovvero le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le “quote rosa”. Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico – soprattutto quello più giovane – verso argomenti di grande importanza socio-culturale, e di centrale rilevanza nella moderna società civile. Attraversando le sale di Palazzo Martinengo il pubblico compirà un emozionante viaggio lungo quattro secoli di storia dell’arte e ammirerà capolavori dei grandi maestri.
Immagine d’apertura: Gaetano Bellei, Colpo di Vento.
Collezione privata
© Riproduzione Riservata
Comment here