Arte

Donne nell’Arte: a Palazzo Martinengo la grande mostra

Le opere esposte nella mostra “Donne nell’Arte da Tiziano a Boldini” ribadiscono il grande ruolo della donna nella società 


 

BRESCIA – Vi ricordate? Vi avevamo parlato di questa mostra due anni fa (qui -> l’articolo), purtroppo  poi chiusa l’8 marzo 2020 a causa della pandemia covid.
Ma perchè torniamo a parlarvene? Perché visto che domani è la Festa della donna, vi ricordiamo che questa mostra è stata riaperta al pubblico il 22 gennaio a Palazzo Martinengo dove rimarrà visitabile fino al 12 giugno 2022. 

Donne nell’Arte da Tiziano a Boldini” è stata riallestita per dare la possibilità ai visitatori e alle scolaresche di ammirare i novanta capolavori al “femminile” rintracciate in collezioni private italiane ed estere. Attraverso capolavori di grandi artisti, da Tiziano a Boldini, la mostra torna a ribadire il grande ruolo della donna nella società e l’importanza di tutelare, come di qualsiasi altro essere vivente su questa terra, i suoi diritti.

La condizione della donna

Donne nell’arte è più che interessante, dunque. È un concentrato non solo di rara bellezza artistica per i dipinti e i maestri esposti, ma anche perché attraverso l’arte figurativa, si viene invitati a prendere consapevolezza del ruolo fondamentale della donna su questo pianeta. Nel corso dei secoli, il ruolo centrale della donna è sempre stato messo in discussione. La storia della condizione femminile nelle varie epoche ha attraversato un’infinità di ingiustizie, di lotte e sacrifici per affermare e ottenere anche i più naturali dei diritti civili.
Nonostante si siano fatti enormi passi avanti con il raggiungimento dell’emancipazione delle donne, rimangono parecchie “zone d’ombra” che rendono incompleta e a tratti irraggiungibile la completezza dell’emancipazione femminile stessa. Molto ancora c’è da fare, lo dicono i numeri, quelli che riguardano casi di abusi e violenze sulle donne. Tanti muri, soprattutto culturali, rimangono  innalzati, anche nello stesso ambiente femminile, e molte storture mentali ancorate a una mentalità maschilista devo essere corrette e raddrizzate.

La mostra Donne nell’Arte da Tiziano a Boldini

Dopo il grandissimo successo di pubblico e di critica ottenuto con le ultime sei mostre organizzate, con oltre 300 mila visitatori, l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo prosegue il percorso di indagine su temi di grande attualità sociale e mediatica. Nel caso di questa mostra, lo fa facendo in pratica un passo indietro, andando a riproporre Donne nell’arte da Tiziano a Boldini.
La mostra sarà riallestita dal 22 gennaio al 12 giungo 2022 riallestita a Palazzo Martinengo di via Musei 30 a Brescia. È un’esposizione dedicata alla rappresentazione della Donna nell’Arte dal Cinquecento fino alla Belle Époque. Grazie alla selezione di un centinaio di opere provenienti da prestigiosi musei, pinacoteche e collezioni private, sarà possibile analizzare l’affascinante tematica che ha l’obiettivo di dimostrare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo centrale nella storia dell’arte italiana.

 

   Gaetano Bellei, Colpo di vento, collezione privata

 

Il ruolo della donna nell’arte

Nell’arte non c’è pittore, grande o piccolo, che non abbia concentrato la sua ricerca e la sua attenzione nella figura femminile. Che non abbia quindi ritratto una donna. Lo hanno fatto tutti: dai più grandi pittori rinascimentali, ai barocchi a quello del XIX e XX secolo. Tutti, da Raffaello a Tiziano, da Caravaggio a Tiepolo, da Zandomeneghi a De Nittis fino a Boldini, hanno dedicato a nobildonne, aristocratiche e popolane memorabili ritratti. In essi hanno fatto emergere la personalità, l’eleganza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature del mondo femminile.
Traendo ispirazione dai testi sacri, gli artisti hanno realizzato tele oggetto di secolare devozione che raffigurano le più famose sante della cristianità, come Maddalena, Caterina, Barbara, Lucia. E pure eroine bibliche come Giuditta, Salomè e Dalila. Anche la letteratura classica ha fornito ai pittori molti spunti di riflessione, come nel caso delle storie che riguardano divinità (Diana, Venere, Minerva, Giunone), celebri figure mitologiche (Leda, Europa, Onfale, Dafne) o illustri donne del mondo antico. Donne inoltre che, con coraggio e drammatica determinazione, hanno preferito la morte al disonore. Come per esempio Cleopatra, Lucrezia romana e Sofonisba.

La pittura italiana dell’ottocento

La vera protagonista della rassegna, sarà la pittura italiana dell’Ottocento, durante cui la donna è stata colta nella dimensione domestica, alle prese con le faccende della vita quotidiana e del lavoro. È stata raffigurata quindi nei panni di madre affettuosa che accudisce con amore i propri figli. Ma anche in atteggiamenti maliziosi e in situazioni intime per esaltarne il fascino e la carica sensuale, come testimoniano gli straordinari capolavori presenti in mostra di Giovanni Boldini, il più grande artista italiano della Belle Époque.

 

   Giovanni Boldini, particolare del ritratto di Helena Wertheimer, collezione

 

Le sezioni e le tematiche

Il percorso espositivo, ideato da un prestigioso comitato scientifico internazionale presieduto da Davide Dotti, sarà suddiviso in 8 sezioni tematiche dedicate. Quali: Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa, Ritratti di donne, Natura morta al femminile, Maternità, Lavoro, Vita quotidiana, Nudo e sensualità.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, durante la visita sarà possibile approfondire, tramite appositi pannelli, alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica. Ovvero le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le “quote rosa”. Le opere d’arte quindi saranno formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico, soprattutto quello più giovane, su argomenti di grande importanza socio-culturale nella moderna società civile.

Un viaggio nell’universo femminile

Lungo le sale di Palazzo Martinengo, il pubblico compirà un emozionante viaggio che percorre quattro secoli di storia dell’arte. Si potranno ammirare capolavori dei grandi maestri che con delicata sensibilità estetica hanno dipinto le donne in situazioni, contesti e atteggiamenti differenti. Hanno saputo cogliere i loro sguardi e le più sottili sfumature caratteriali. Un rapporto, quello tra l’arte e il mondo femminile, che i più celebri pittori di tutti i tempi hanno eternato in dipinti di incantevole bellezza.
Opere che la mostra vuole riscoprire e portare all’attenzione della società contemporanea, per rimarcare come la donna sia da sempre stata il centro dell’universo artistico, e non solo.


Immagine d’apertura
: Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra, collezione privata 


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