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Fabio Spadoni: liberiamo la luna che c’è in noi

“Fabio Spadoni possiede una capacità espressiva straordinaria che va al di là della semplice comunicazione”

 


Rubrica a cura di Rosario Rito



Fabio Spadoni
è un giovane attore affetto da mosaicismo, la forma meno comune della sindrome di Down. Ha studiato informatica alle scuole superiori, è un grandissimo appassionato di calcio.

Fabio riesce a rapire il pubblico a catapultarlo in un’altra dimensione. Riesce a far sognare la gente, e tutto questo è veramente fantastico. Sul palcoscenico Fabio Spadoni si sente veramente a suo agio, si sente pienamente realizzato e con un entusiasmo irrefrenabile.
Carico di energia e di voglia di fare, ed ha tanto da ricevere, dare e da trasmettere. Frequenta il laboratorio teatrale per disabili diretto da Simone Guerro, sostenuto dal Teatro delle Muse di Ancona. Sia Guerro che Lucia Palozzi, una delle sue più strette collaboratrici, si accorgono che Fabio, oltre ad avere una corporeità particolare, possiede una capacità espressiva straordinaria che va al di là della semplice comunicazione.

 

Da qui nasce Voglio la Luna, un racconto che grazie alla semplicità della narrazione e al messaggio che cerca di veicolare, è adatto a un pubblico di giovani e adulti. Lo spettacolo è stato molto apprezzato, ricevendo riconoscimenti anche a livello internazionale.
In Voglio la Luna Fabio interpreta un bambino che attratto dalla bellezza e dal candore della luna, dalla finestra riesce a prenderla e chiuderla in una gabbia di ferro. Parla con lei, gioca, ride, scherza si diverte. È contento di averla tutta per sé. Ma il mondo e l’atmosfera dell’universo non erano più gli stessi e così decide di liberarla dalla gabbia in cui l’aveva chiusa. Quel semplice ragazzo dunque, oggi è un bravissimo Pierrot moderno, capace di emozionare tanto da meritarsi riconoscimenti e premi a livello internazionale. 

 

“Spesso ai disabili vengono proposti lavori manuali: dal fare fotocopie alle pulizie. A volte a rispondere al telefono, ma raramente si prendono in considerazione le loro capacità comunicative. Farle emergere è quello che cerchiamo di fare” – si legge in un’intervista a Simone Guerro, che ha scritto lo spettacolo insieme a Lucia Palozzi. “Fabio ha una fisicità particolare e un’espressività sconcertante”.
Fabio vorrebbe lavorare nel mondo del cinema e sicuramente è sulla buona strada. Come diceva Albert Einstein: “Tutto ciò che ha valore nella società umana, dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate a ogni individuo”.
Personalmente voglio fare le mie più sincere congratulazioni a Fabio, per il suo entusiasmo, la sua determinazione, la sua forza e il suo coraggio, per il suo modo d’essere, per la sua bravura e per la naturalezza con la quale riesce a farci sognare, e con tutto il cuore gli auguro che i suoi sogni si avverino. Anche noi come Fabio ricordiamoci di liberare la luna.

 


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Immagine d’apertura: Fabio Spadoni in Voglio la luna
ph. teatrosocialemarche.it

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