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Felice Tagliaferri: “Bisogna dare forma ai propri sogni”


Per la Rubrica Arte senza barriere, Rosario Rito ci accompagna alla scoperta delle opere del celebre scultore Felice Tagliaferri

 


Rubrica a cura di Rosario Rito 


 

Se il buio fa paura, non oso pensare che cosa possa significare per un giovane che perde la vista all’età di quattordici anni. Tuttavia, la capacità di rassegnarsi alla propria sorte con coraggio e forza d’animo, in Felice Tagliaferri si fa prova concreta di forza e positività: abbiamo cinque sensi, ognuno può sostituirne un altro. 

Felice Tagliaferri, inizia la sua attività di scultore, rispondendo alla folle richiesta dello scultore bolognese Nicola Zamboni, che insegnò arte alle persone non vedenti. 
E soprattutto, che per fare lo scultore occorrono sacrifici, bravura e precisione.
Tanta precisione, quasi forse quanto un chirurgo con i suoi bisturi, qualità che Felice Tagliaferri pensava di non avere a causa della sua condizione. 

Per mettersi in gioco, e per scommessa con se stesso, durante il tirocinio scopre quanto sia importante il tatto, soprattutto se collegato alla memoria di ciò che hai toccato precedentemente con cura e attenzione nei particolari.
È lui stesso che dice: “Chi mantiene viva la memoria, non acceca mai“, e il suo saper toccare delicato, attento, scrupoloso gli ha donato la possibilità di dar forma ai suoi sogni e ai suoi desideri, e diventare occhi per la mente di coloro che si lasciano travolgere dalle oscurità della notte e non solo.

Il suo credere fermamente che per vivere “bisogna dare forma ai propri sogni” ha contribuito a passare dalla semplice lavorazione della creta a quella del marmo di Portogallo, durissimo da lavorare ma che  ha imparato a lavorarlo e dargli forma con mazzetta, scalpello e trapano elettrico.
Il Cristo Rivelato è una delle più importanti opere che ha realizzato, semplicemente toccandolo una sola volta e attraverso la paziente descrizione di un suo amico. 

Felice Tagliaferri, oltre a essere un gran scultore non vedente conosciuto a livello internazionale, è anche un ottimo maestro d’arte per i giovani e non solo. Ha fondato la Chiesa dell’Arte che è situata all’interno della splendida cornice di Villa Terracini a Sala Bolognes, la quale ha come obiettivo, il saper creare con le mani e toccare con gli occhi. E’ lui stesso a sostenere che dove non c’è energia, non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita e lui vive, non solo per dar forma alla propria esistenza, bensì per far sì che le sue mani diano luce ai suoi occhi.

 

Immagine d’apertura: lo scultore Felice Tagliaferri. Foto da gonews.it

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