In mostra circa 300 tavole originali del fumetto italiano, che portano la firma di Hugo Pratt, Altan e molti altri celebri fumettisti.
di redazione
ROMA – Anche l’arte del Fumetto ha la sua lunga storia. Fatta di immagini e parole, che ha appassionato, e appassiona, migliaia e migliaia di generazioni. Definita la ‘nona arte, è costituita da generi narrativi molto diversi tra loro. Vanno dai romanzi d’azione a quelli psicologici, da quelli storici o biografici ai romanzi seriali. Un’arte della fumettistica italiana che tutta insieme sarà protagonista della grande mostra “Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati”. Sarà ospitata nelle sale del Museo di Roma in Trastevere dal 27 febbraio al 24 aprile.
L’intento è quello di portare all’attenzione del pubblico le opere che possono fregiarsi, per la qualità dei testi e dei disegni, della qualifica di romanzi. In mostra circa trecento tavole originali, disposte in ordine cronologico, e per la prima volta affiancate. Tavole di romanzi a fumetti scritti e disegnati da autori come Hugo Pratt, Altan, Carlo Ambrosini, Ausonia, Dino Battaglia, Paolo Bacilieri. E poi, Roberto Baldazzini, Sara Colaone, Marco Corona, Elfo, Luca Enoch, Guido Crepax, Manuele Fior, Otto Gabos, Massimo Giacon, Gabriella Giandelli. E ancora, Vittorio Giardino, Francesca Ghermandi, Gipi, Igort, Piero Macola, Magnus, Milo Manara, Lorenzo Mattotti, Attilio Micheluzzi, Marino Neri, Leo Ortolani, Giuseppe Palumbo, Andrea Pazienza, Tuono Pettinato, Sergio Ponchione, Davide Reviati. E per citarli proprio tutti, Filippo Scozzari, Davide Toffolo, Sergio Toppi, Pia Valentinis, Sebastiano Vilella, Vanna Vinci, Fabio Visintin, Zerocalcare.
In sostanza, una grande panoramica su quaranta romanzi grafici scritti e disegnati che parte dal 1967. Anno in cui iniziò la pubblicazione di “Una Ballata del Mare Salato”, capolavoro di Hugo Pratt, in cui appare per la prima volta Corto Maltese. Prosegue poi nei decenni successivi con straordinari lavori tra i quali “Sheraz-De” di Sergio Toppi, “Le Straordinarie avventure di Pentothal” di Andrea Pazienza, “Fuochi” di Lorenzo Mattotti, “Max Fridman” di Vittorio Giardino. E poi, “Cinquemila chilometri al secondo” di Manuele Fior, “Dimentica il mio nome” di Zerocalcare, passando dal romanzo a puntate ai graphic novel. Come si può intuire la mostra indaga generi narrativi molto diversi tra loro. Romanzi d’azione, psicologici, biografici o storici, satirici. Tratti da classici della letteratura, romanzi contenuti in un solo volume e romanzi seriali. Ma che, lungo il percorso espositivo, risultano suggestivi capitoli di un lungo racconto fatto di immagini e parole fusi assieme dal linguaggio alchemico delle vignette.
Lungo le sale del Museo di Roma in Trastevere il visitatore potrà immergersi in un mondo di personaggi unici. Di scenari mutevoli, di tavolozze colorate di nero di china e di bianchi abbaglianti alla scoperta dei lavori dei Maestri del fumetto di ieri e di oggi. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati. Un’ottima occasione per chi vuole avvicinarsi e approfondire la “nona arte” in tutte le sue molteplici espressioni. Il progetto “Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati”, promosso da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è una co-produzione di Agema Corporation e ViDi. La mostra è curata da Paolo Barcucci e da Silvano Mezzavilla con la consulenza scientifica di Daniele Barbieri, Sergio Brancato, Stefano Cristante, Enrico Fornaroli, Pier Luigi Gaspa, Giulio Giorello e Luca Raffaelli. Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Skira che, oltre a saggi sull’argomento, porta all’attenzione del pubblico gli incipit – composti dalle prime cinque pagine in bianco/nero e a colori – di tutti i romanzi disegnati trattati.
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