Da sabato scorso i chiostri del Complesso di San Micheletto accolgono le sculture di Pier Carlo Santini appartenenti alla Fondazione Ragghianti
di redazione
LUCCA – “I Giardini della scultura Pier Carlo Santini” costituiscono il nuovo percorso espositivo del Complesso monumentale di San Micheletto di Lucca. Da sabato scorso infatti i chiostri del Complesso di San Micheletto accolgono questo nuova esposizione delle sculture appartenenti alla collezione della Fondazione Ragghianti, adesso intitolata al suo primo e indimenticato direttore, Pier Carlo Santini appunto, che contribuì in modo determinante, attraverso la realizzazione di molte mostre sulle mura e nell’Orto Botanico, all’arrivo nella città toscana della maggior parte di queste opere.
Il nuovo allestimento è stato progettato dall’architetto Mauro Lovi ed è fortemente voluto dalla nuova direzione che lo ha realizzato col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Con questo percorso espositivo si dà vita alle opere già presenti da anni nel primo e nel secondo chiostro del Complesso. In questo spazio infatti si restituisce loro una collocazione che permette una lettura e uno luogo di godimento proprio per ogni scultura. Il tutto secondo un disegno generale e organico con didascalie dettagliate ed esaustive.
Di queste le opere più fragili si trovano, con una nuova disposizione, all’interno della sala di lettura della biblioteca della Fondazione Ragghianti, diretta da Paolo Bolpagni e il cui presidente è Giorgio Tori.
«Il nuovo allestimento – spiega il direttore della Fondazione Paolo Bolpagni – vuole creare un itinerario che aiuti chi entra nel Complesso di San Micheletto a capire subito dove si trova, cioè in un luogo della bellezza, dell’arte e della cultura. Vuole connotare quindi il luogo in senso ‘museale’, nell’accezione più viva del termine, aiutandolo a fruire del percorso espositivo».
Altri progetti la Fondazione Ragghianti ha in mente di seguire in futuro.
Le sculture che costituiscono la collezione sono di importanti artisti, soprattutto italiani. Nel primo chiostro si ammirano opere di Giò Pomodoro, di Gigi Guadagnucci, Girolamo Ciulla, Marcello Guasti, Alba Gonzales, Pietro Cascella, Paolo Triglia, Ugo La Pietra, Rosario Murabito, Pier Giorgio Balocchi, Pino Castagna, Quinto Ghermandi e Nado Canuti. Nel secondo i lavori monumentali in pietra e in marmo portano la firma di Mario Negri e Lorenzo Guerrini e due terrecotte e ceramiche di Pino Castagna e Novello Finotti. Negli spazi della biblioteca della Fondazione, infine, sono collocate le opere di Alberto Viani, Vittorio Tavernari, Giuseppe Rivadossi, Giuliano Vangi e Ivan Theimer. Si tratta per lo più di donazioni arrivate al Complesso di San Micheletto nel corso degli anni Ottanta e Novanta, per le quali fu decisiva la figura di Pier Carlo Santini, cui la Fondazione Ragghianti vuole rendere omaggio con l’intitolazione di questi ‘giardini’, dono di bellezza e di significato per tutti i visitatori della Fondazione, ma anche e soprattutto per la città di Lucca.
Da sabato scorso infatti ‘I giardini della scultura Pier Carlo Santini’ sono aperti a tutti, ma con orari diversi: il primo chiostro è aperto tutti i giorni con orario continuato fino alle ore 24, il secondo chiostro e gli spazi interni della biblioteca invece sono visitabili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Un altro intento della Fondazione comunque è quello di ampliare ulteriormente questa collezione con altre opere, in donazione o in comodato, per rendere ‘i giardini’ sempre di più un luogo dell’arte frequentato e aperto alla città.
Immagine: Fondazione Ragghianti, foto di George Tatge
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