Mentre in Italia si pensa di coprire i nudi ai Musei Capitolini, il Getty Museum restituisce la Testa di Ade, trafugata negli anni ’70
ROMA – Mentre l’Italia si ridicolizza per la decisione di nascondere le statue nude dei Musei Capitolini (in modo da evitare che si scandalizzi il premier iraniano Rouhani), da Los Angeles arriva la notizia che il Getty Museum restituirà la Testa di Ade. Ma per ironizzare un po’, diciamo che “per fortuna non si tratta di una statua di nudo, altrimenti l’avrebbero lasciata a Los Angeles”. Tornando seri, la Testa di Ade è un’opera dallo straordinario valore artistico. La restituzione del Getty Museum è avvenuta alla presenza del Console Generale d’Italia a Los Angeles, Antonio Verde. E alla presenza anche delle autorità giudiziarie e di polizia italiane.
La Testa di Ade, detta anche Barbablù, rientrerà in Italia domani 29 gennaio, e sarà riposizionata nella sua terra di origine, in Sicilia. Fu trafugata nei pressi del Santuario extraurbano di San Francesco Bisconti a Morgantina (Enna) alla fine degli anni Settanta. Come purtroppo avviene in questi casi, il reperto fu esportato illecitamente e immesso nel mercato nero di opere d’arte. Fu venduto al Getty Museum nel 1985 dal collezionista newyorchese Maurice Tempelsman per 500 mila dollari.
“Dobbiamo all’impegno e alla competenza degli archeologi italiani – ha precisato il console generale Verde – se da un ricciolo di ceramica blu, ritrovato negli scavi di frodo a San Francesco Bisconti, si è riusciti a capire la provenienza della Testa custodita al Getty”.
“Dobbiamo all’impegno e alla competenza degli archeologi italiani – ha precisato il console generale Verde – se da un ricciolo di ceramica blu, ritrovato negli scavi di frodo a San Francesco Bisconti, si è riusciti a capire la provenienza della Testa custodita al Getty”.
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