Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna riapre al pubblico con un importante intervento di riallestimento di alcune sezioni della collezione permanente
BOLOGNA – Dal 4 febbraio il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna si ripresenta al pubblico con un importante intervento di rivisitazione e riallestimento di parti della collezione permanente. Il nuovo riallestimento è accompagnato da interventi strutturali, che si svilupperà nell’arco del 2021.
Le sezioni che appaiono già rinnovate dal nuovo ordinamento curato da Uliana Zanetti e Barbara Secci con la supervisione del direttore artistico Lorenzo Balbi, sono quelle dedicate all’Informale e all’Ultimo Naturalismo, mentre è stata costruita ex-novo un’area tematica sull’arte Verbo-Visuale.
Nella sezione Informale sono esposte alcune opere di artisti di spicco dell’ampio fenomeno conosciuto con tale nome, diffuso fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, all’interno del quale si declinarono diverse versanti di un’arte non figurativa.

La sezione Ultimo Naturalismo e Scultura, invece, trae spunto da Gli Ultimi Naturalisti, articolo di Francesco Arcangeli pubblicato sulla rivista Paragone nel 1954.
Mentre la terza sezione, completamente inedita per i visitatori, è quella dedicata all’arte VerboVisuale. Agli inizi degli anni Sessanta sempre più artisti avvertono l’importanza dell’impatto delle nuove tecnologie e dei mass media non solo sulla cultura popolare, ma anche sulle sfide estetiche e sulle condizioni di produzione della ricerca artistica sperimentale.
Mentre la terza sezione, completamente inedita per i visitatori, è quella dedicata all’arte VerboVisuale. Agli inizi degli anni Sessanta sempre più artisti avvertono l’importanza dell’impatto delle nuove tecnologie e dei mass media non solo sulla cultura popolare, ma anche sulle sfide estetiche e sulle condizioni di produzione della ricerca artistica sperimentale.
A ridisegnare completamente gli spazi espositivi nel segno del dialogo con l’ambiente esterno è anche la riapertura delle finestre della manica lunga, che appare così decisamente trasfigurata, non solo dal nuovo allestimento delle opere ma anche dalla possibilità di scambio osmotico dentro/fuori.
Immagine d’apertura: allestimento sezione Informale ©Museo Morandi, Bologna
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