Teatro

“Il Prezzo” di Arthur Miller in prima nazionale al Teatro Argentina

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Roma celebra i cento anni dalla nascita del drammaturgo Arthur Miller, portando in scena uno dei suoi drammi più famosi: Il Prezzo.

 

di redazione

ROMA – Per i cento anni dalla nascita del drammaturgo americano Arthur Miller, Roma riporta in scena uno dei suoi drammi più famosi: “Il Prezzo”. In programma fino all’8 novembre, lo spettacolo ha debuttato ieri in prima nazionale al Teatro Argentina. Diretto da Massimo Popolizio, protagonista e regista, tra gli interpreti c’è uno dei più prestigiosi nomi del teatro italiano: Umberto Orsini. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito di Sconquassi Americani. Un omaggio al Novecento che il teatro romano propone con un dittico dedicato ad Arthur Miller, composto da Il prezzo e da Morte di un commesso viaggiatore (in scena a dicembre).
In scena per Il Prezzo ci sono due grandi interpreti messi a confronto in un dramma poco frequentato in Italia, ma che riflette la sempre attuale questione sociale. Questione dovuta a un’economia basata sul profitto e sul “prezzo” da pagare per raggiungere i propri obiettivi. Rappresentato nel 1968 a Broadway, per 429 repliche consecutive, il dramma va a sondare i temi più cari allo scrittore americano. Ovvero, la critica al sistema economico crudele e spersonalizzante, i difficili rapporti familiari e la responsabilità etica individuale. Il drammaturgo americano sapeva mettere al centro dei suoi testi la singola persona e la propria famiglia all’interno di un sistema dominato dal profitto ad ogni costo. Una panoramica quindi sul significato della colpa e della complicità, della dignità personale e della coscienza collettiva che avviene sempre con lo stile di Miller.
Tra i protagonisti dello spettacolo, prodotto dalla Compagnia Orsini, oltre a Umberto Orsini (Solom) e lo stesso Massimo Popolizio (Victor), anche Alvia Reale (Esther) ed  Elia Schilton (Walter). Insieme danno vita a personaggi di profonda e dolorosa umanità, che si dimenano tra piccole speranze e grandi delusioni. Sono tutti riuniti in uno spazio che diventerà il contenitore dei loro ricordi, dei dissensi, degli scontri e delle diverse concezioni di vita. Miller, con la sua consueta maestria, fa emergere tutte le incomprensioni e le menzogne dovute alla paura della perdita improvvisa del benessere.
Le scene sono di Maurizio Balò, mentre i costumi di Gianluca Sbicca, mentre la traduzione del testo di Masolino d’Amico. “Ne Il prezzo – racconta Umberto Orsini, direttore artistico della Compagnia – Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Figli di un padre che ha subito drammaticamente questa crisi, due fratelli si incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte. Si trovano a sgomberare un appartamento in cui sono accumulati mobili e oggetti raccolti dal padre nel corso della sua vita. Un vecchio broker è chiamato per stabilirne il prezzo”. Un capolavoro che, pur ambientato in un tempo lontano, ci riporta comunque ai nostri giorni così pieni di incertezze.

 

 

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