Arte

Imer Guala e “l’incanto africano” in mostra a Mantova

A Rumuruti Kenya 1958

di redazione
Mantova, sabato 9 dicembre 2017  

Arte – Nel 1958 un giovane artista del biellese, Imer Guala, viaggia per la prima volta in Africa insieme ad Angelo Lombardi, conduttore televisivo Rai.

A Rumuruti Kenya 1958Più tardi Guala conoscerà il surrealismo, ma in Africa si dedica alla pittura en plein air, all’immersione totale nella natura selvaggia, all’esperienza umana con i nativi. A sua disposizione ha una strana macchina fotografica, pensata per chi non può usare tutte le dita della mano. Imer Guala è un pittore, ma realizza fotografie perfette per tecnica e composizione, ed anche schizzi da taccuino ed acquerelli. A riportare alla luce lo straordinario, quanto inedito, materiale artistico di Guala è un’eccezionale scoperta d’archivio.
Da qui nasce l’idea di realizzare una straordinaria mostra che riveli il suo talento e che abbia un valore storico e artistico. La storia di questo “incanto africano” è in mostra a Mantova presso la ex-chiesa Madonna della Vittoria, visitabile fino al 7 gennaio 2018. 

Dal titolo “Imer Guala. Taccuino di viaggio. Memorie e segni d’Africa 1958”, per la prima volta viene presenta al pubblico il corpus di fotografie, dipinti ad olio, acquerelli, schizzi da taccuino, che testimoniano il viaggio di Imer Guala in Africa Orientale. In tutto sono 65 le opere inedite esposte. In seguito al ritrovamento del materiale, le tele e le cornici sono state restaurate dalla Legatoria De Pasquale, mentre gli scatti fotografici sono stati analizzati da Pietro Marsi, critico esperto, e proposti con un’accurata stampa in bianco e nero da Roberto Bernè. Durante le ricerche è stata ritrovata persino la macchina fotografica Rietzschel, insieme ad altri oggetti cerimoniali e di uso quotidiano. È dunque con questa esclusiva ImerGuala rinoceronteesposizione, tra l’altro itinerante, che Elisabetta e Chiara Guala, curatrici del progetto insieme a Giulietta Gaiotti, Letizia Lionello e Marco Zerbola, hanno deciso di rendere omaggio all’artista, scomparso dal 2014, iniziando appunto dalla città di Mantova.

Storia del viaggio: nel 1958 Imer Guala aderisce all’invito di Angelo Lombardi per un “viaggio/safari” in Africa. Il viaggio è diretto in Kenya, Tanganika e Uganda e ha scopo documentaristico ed esplorativo. Una volta partito, il giovane artista si rivela entusiasta della scoperta africana al punto che, al concludersi della spedizione, decide di fermarsi ancora 90 giorni ospite dei nativi. Nel corso del soggiorno africano, Imer Guala si dedica alla pittura, rappresentando su tela impressioni, episodi e realtà della sua vita quotidiana. Il suo diario, ricco di appunti, schizzi e bozzetti, è una vera e propria miniera di informazioni che restituisce al lettore di oggi uno spaccato di quello che allora poteva significare un viaggio in Africa. Imer Guala ha con sé una macchina fotografica, che utilizza per documentare luoghi e persone. Gli scatti, perfetti per tecnica, inquadratura e composizione, sorprendono perché sono stati realizzati con una Rietzschel. Si tratta di una macchina di manifattura tedesca, studiata per utenti mancini-dislessici, privi di indice medio e anulare della mano sinistra. La Rietzschel doveva risultare di difficile utilizzo all’artista che tuttavia, da autodidatta, imparò ad usarla con ottimi risultati. Le sue opere pittoriche tradiscono una poetica naturalistica e intrisa di luce, attenta a farsi coinvolgere dall’atmosfera africana e da rappresentarla nell’immediato. Anche se differenti dalla ricerca estetica che Guala condurrà in futuro, le tele africane si inseriscono, secondo i critici, in un percorso artistico coerente, che avrebbe visto risultati più maturi negli anni a venire.

 

 

 

 

Info
Ex chiesa Madonna della Vittoria
via Monteverdi angolo via Fernelli
Orari di apertura:
mercoledì ore 15,30-18
giovedì, venerdì, sabato e domenica ore 10-12,30 e 15,30–18


 

 

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