di redazione
Bologna, mercoledì 11 maggio 2016 –
Da domani 12 maggio fino all’11 giugno 2016, la ONO Arte Contemporanea ospita la mostra fotografica dedicata a Jeff Buckley. Dal titolo “Jeff Buckley. So Real” è una personale della fotografa Merri Cyr che ha immortalato il musicista fin dal suo esordio, diventando la sua fotografa ufficiale e autrice delle cover dei suoi album.
La mostra, organizzata dalla galleria bolognese in collaborazione con WALL OF SOUND GALLERY e con il patrocinio del Comune di Bologna, è composta di 22 fotografie di diversi formati che raccontano il mito del cantautore e chitarrista statunitense, scomparso prematuramente 19 anni fa.
Nato nel 1966 in California, Jeff Buckley sembra avere il destino già segnato: figlio del cantante e cantautore Tim Buckley e della violoncellista Mary Guibert, non ci mette molto a capire che la musica sarebbe diventata la sua strada. Tra il 1986 e 1990 suona in diversi locali di Los Angeles, ma sarà a New York che farà il grande salto. Inizia ad esibirsi come solista a Manhattan, e in poco tempo, il Sin-é e l’East Village diventano i suoi palchi principali. Il suo repertorio spazia dal folk al rock, dall’R&B al blues e al jazz. Buckley si appassiona a cantanti come Nina Simone, Billie Holiday, Van Morrison e Judy Garland. Suona cover di Led Zeppelin, Nusrat Fateh Ali Khan, Bob Dylan, Édith Piaf, Elton John, The Smiths, Bad Brains, Leonard Cohen, Robert Johnson e Siouxsie Sioux.
Proprio in quel periodo, e più precisamente nel 1992, il direttore della rivista «Paper», per cui Merri Cyr stava lavorando, le commissiona un servizio per un breve articolo su Buckely, artista che a lei era praticamente sconosciuto. “Emanava un fascino e un’empatia così immediati che ritrarlo era fantastico. Fin da subito ho percepito in lui una propensione al gioco e alla sperimentazione che rendeva il servizio fotografico una specie di avventura. (…)”.
Così Merri descrive quella prima session nell’appartamento di Jeff nel Lower East Side, che per Jeff era stata sufficiente a reclutarla come fotografa ufficiale dei suoi dischi e delle sue tournée. In poco tempo, armata di macchina fotografica, Merri fu libera di fotografare ogni istante di quella vita on the road. Le sue immagini riflettono la volontà di Buckley di documentare la propria esistenza, oltre alla sua totale devozione nei confronti della musica e all’intensità con cui bruciava una vita spesso sormontata dal mito di un padre musicista che a malapena aveva conosciuto. Da questo rapporto ha preso vita una delle collaborazioni artistiche tra le più solide nella storia della musica, all’insegna della fiducia reciproca. Fino alla prematura scomparsa di Jeff, avvenuta nel 1997 a causa di un incidente, le foto di Merri Cyr hanno tracciato la sua ascesa verso il successo e documentato la sua rapidissima carriera, offrendo una visione sorprendentemente personale di una delle più misteriose leggende musicali di tutti i tempi.
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