Alla ricca e intensa produzione artistica di Bernardino Palazzi, la regione Sardegna dedica tre mostre.
di redazione
CAGLIARI – Doveva avere una personalità sicura e totalmente libera Bernardino Palazzi. Non si curava della critica né tanto meno di andare al passo coi tempi. Non inseguì le diverse correnti artistiche del suo tempo, ma portò avanti uno stile e un linguaggio proprio. E’ stato interprete della sua sola personale sensibilità. Intraprende molto presto un percorso autonomo di ricerca stilistica, mostrandosi coerente nella scelta dei temi e delle convinzioni sul significato del fare arte.
La sua pittura non si occupa delle vicende storiche o delle problematiche sociali. Per Palazzi fare arte significava godere del piacere nel puro atto del dipingere, nella pura ricerca di emozioni esteti.
Appassionato alla vita e a imprimere sulla tele questo suo mondo, che non sente la necessità di interrogarsi o di porsi dubbi sulle ricerche visive delle avanguardie. Il suo atteggiamento positivo nei confronti dell’esistenza si trasmette nella sua volontà a raccontare una realtà serena, opulenta e rilassata.
Una realtà che Palazzi viveva nel clima culturale milanese, dove era cresciuto anche se sardo di origini. Pittore mondano e al tempo stesso profondo e poco scontato. Ha raccolto l’eredità di Matisse, non tanto nel senso espressivo del colore quanto nella predisposizione a un piacere gioioso dell’arte.
Questa sua gioia e serenità si ammira nei nudi, nei ritratti collettivi degli amici intellettuali, nei lavori di grafica e illustrazioni, ma anche nei disegni erotici, mai esposti, e nelle fotografie.
Una ricca e intensa produzione artistica pronta da domani a ‘invadere’ la Sardegna. Sua regione natia, che rende così omaggio. Le opere più significative e anche le più private saranno esposte fino al 14 febbraio in tre città sarde. Una negli spazi del Museo Man di Nuoro e nelle due sedi della Fondazione a Sassari e a Cagliari. L’iniziativa è realizzata dalla Fondazione Banco di Sardegna che in questo modo avvia il progetto: AR/S – Arte Condivisa in Sardegna” Riunisce, divise nelle tre rassegne, le opere di proprietà del Museo del Novecento di Milano, del Banco di Sardegna e di collezionisti privati, sardi e non.
In mostra c’è il Bernardino Palazzi inedito e privato, compreso quello privatissimo dei disegni erotici, oltre anche al Palazzi fotografo. Nello specifico la rassegna di Cagliari riunisce le opere di nudo del pittore degli anni ’20 e ’30 del ‘900, mentre i capolavori con tema il ritratto collettivo dell’ambiente intellettuale, tra questi il dipinto Bagutta, sono esposti nella sede di Sassari. Il Museo MAN di Nuoro invece ospita un ricco catalogo di opere di grafica e illustrazioni, accompagnate da apparati documentari e interessanti inediti.
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