di redazione
Firenze, lunedì 4 aprile 2016 –
Il secondo appuntamento per “Architecture Storyboards“ si terrà domani, martedì 5 aprile alle ore 19, allo Spazio A di Lungarno Benvenuto Cellini 13a.
Il ciclo, appositamente concepito per il pubblico interessato all’architettura, presenta questa settimana un incontro incentrato sul duo di celebri architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre De Meuron, con la proiezione del documentario “Bird’s Nest: Herzog and De Meuron in China” di Christoph Schaub e Michael Schindhelm, che segue la costruzione dello stadio delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Film dall’archivio dello Schermo dell’arte Film Festival, a cura di Forma Edizione.
La rassegna ‘Architecture Storyboards’ si concluderà martedì 19 aprile con “Unfinished Spaces” documentario realizzato a Cuba da Alysa Nahmias e Benjamin Murray sull’ambizioso e visionario progetto di quella che avrebbe dovuto essere “la più bella accademia d’arti del mondo”.
Le proiezioni saranno precedute da un’introduzione di Silvia Lucchesi, direttrice de Lo Schermo dell’Arte.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
ARCHITECTURE STORYBOARDS
Martedì 5 aprile ore 19
Bird’s Nest: Herzog and De Meuron in China
di Christoph Schaub, Michael Schindhelm, Svizzera 2008, 88′
Il film racconta e ricostruisce passo per passo il progetto dei due celebri architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre De Meuron per lo stadio olimpico di Pechino. Le difficoltà progettuali, lo scontro con le autorità politiche, le ferree scadenze sono gli elementi che scandiscono il loro lavoro, basato sulla collaborazione con l’artista cinese Ai Weiwei e su un costante confronto con la cultura locale, da cui è tratta la peculiare forma a nido d’uccello.
Martedì 19 aprile ore 19
Unfinished Spaces
di Alysa Nahmias, Benjamin Murray, Cuba / Stati Uniti 2011, 86′
Nel 1961, Fidel Castro e Che Guevara commissionarono a tre giovani architetti, Riccardo Porro, Vittorio Garatti e Roberto Gottardi, la creazione all’Havana delle Escuelas Nacionales de Arte, dedicate alle arti plastiche, drammatiche, alla danza e alla musica. Ma l’ambizioso e visionario progetto di quella che avrebbe dovuto essere “la più bella accademia d’arti del mondo”, sorta nell’area del Country Club di Cubanacan e da subito attiva, fu interrotto nel 1965 e non è mai stato ultimato. Girato tra Cuba, Venezia, Milano e Parigi, il film documenta la storia delle scuole attraverso filmati d’archivio in bianco e nero e le intense testimonianze degli architetti.
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