Cinema

Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016. Ecco le mostre dedicate ai grandi del cinema

2RAP Mariobamb. Vierucci

A breve torna Lucca Film Festival e con esso pure le mostre che da anni lo accompagnano e che rendono omaggio ai grandi registi internazionali

 

di redazione

LUCCA – Mancano poche settimane al ritorno del Lucca Film Festival ed Europa Cinema 2016, dal 3 al 10 aprile. Con il festival di Lucca, presieduto da Nicola Borrelli, tornano pure le mostre che da anni lo accompagnano. Mostre che rendono omaggio ai grandi registi internazionali ospiti della manifestazione. Il Comitato Nuovi Eventi per Lucca, grazie al sostegno di Banca Société Générale (main sponsor), ha organizzato per questa edizione del festival ben quattro mostre, tutte in anteprima italiana, dedicate a George Romero, Mario Monicelli, Marco Bellocchio e a Gualtiero Jacopetti. Protagonisti che approderanno oltre che a Lucca e a Viareggio, anche nella città di Barga (Lu).
Si inizia da Palazzo Ducale di Lucca che, dal 26 marzo al 1 maggio, ospita la grande mostra dedicata a George Romero. Regista e sceneggiatore statunitense, maestro dell’horror, ospite d’onore di Lucca Film Festival e Europa Cinema. In mostra 40 oggetti tra locandine, fotobuste e manifesti originali italiani del suo cinema. Vere e proprie illustrazioni curate dai più importanti disegnatori dell’epoca.

Un percorso cronologico, tra manifesti e fotobuste della trilogia degli Zombi (La notte dei morti viventi del 1968; Zombi del 1978 e Il giorno degli zombi del 1985). Grandi manifesti dei film Creepshow del 1982, ‘La città verrà distrutta all’alba’ del 1973, e di altri film di quegli anni. Fino all’omaggio al New Horror americano, filone cinematografico di cui Romero è il padre fondatore, con una serie di manifesti originali autografati dai più importanti attori ed autori del periodo (1968-85).
Da Lucca si passa poi a Viareggio che ospita invece due mostre che celebrano due grandi registi del cinema italiano: Mario Monicelli e Marco Bellocchio. Dal 2 aprile al 16 maggio alla GAMC – Galleria d’arte moderna e contemporanea si tiene MARIO. Chiara Rapaccini e Andrea Vierucci per Monicelli. Un’istallazione dell’artista Chiara Rapaccini, compagna di una vita di Monicelli, con il fotografo Andrea Vierucci. Chiara Rapaccini, in arte RAP, si è ispirata alle fotografie dell’archivio privato di Monicelli, scattate dai più grandi fotografi degli anni ‘60 e ’90, (Secchiaroli, Strizzi, Doisneau) sui set del regista. Queste foto erano state gettate via, insieme ad altri documenti preziosi, dallo stesso Monicelli. Chiara le ha recuperate, catalogate, ordinate e archiviate lasciandosi ispirare dai forti contrasti del bianco e nero della pellicola. Dalla loro straordinaria forza espressiva, dai ritratti dei grandi attori della commedia italiana. Con la tecnica del fumetto e della Marco Bellocchio Gruppofamigliascrittura libera, si instaura un “dialogo” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, la Magnani, Mastroianni.
Marco Bellocchio. La pittura dietro l’Obiettivo, allestita dal 9 aprile al 1 maggio, raccoglie oltre 100 opere del maestro. Il primo nucleo è composto da 12 dipinti realizzati in età giovanile, fra i 20 e i 23 anni, quando il suo sguardo iniziava a concepire il mondo in termini cinematografici, ma la mano si esprimeva ancora con il pennello. Realizzati mentre si diffondeva la Pop Art. A questo nucleo si  aggiungono circa 100 opere su carta, nate durante la realizzazione dei suoi film, a partire dal primo “I pugni in tasca”, nel 1966, fino al pluripremiato “Sangue del mio sangue”, del 2015. Disegni e bozzetti, ma anche vere e proprie opere, con una sorta di “pre-visualizzazione” filmica dei personaggi e dei loro tic comportamentali, del loro profilo psicologico, ma anche dei costumi e degli ambienti e delle scenografie.

Infine la quarta mostra, a cura di Paolo Zelati, che si svolge dall’1 aprile al 1 maggio alla Galleria Comunale e Galleria Bel Canto nel centro storico di Barga. Ovvero, Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in Italia, dedicata a Gualtiero Jacopetti. Il giornalista, sceneggiatore e regista che diresse, insieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara, il film-documentario “Mondo Cane”. Vero capostipite dei “Mondo movie” o shockumentary, le cui immagini forti e scioccanti invasero le sale cinematografiche degli anni Sessanta. Esposti manifesti, locandine e fotobuste originali di “Mondo cane” e di altri film del regista e altrettanti “Mondo movie” realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta.

 

 

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