Le opere di Luigi Ballarin, in mostra per la prima volta a Sarajevo, costruiscono ponti tra le radici dell’arte occidentale e quella orientale
Nella mostra, curata da Beste Gürsu, Luigi Ballarin costruisce meticolosamente sottili ponti tra le radici dell’arte occidentale e quella orientale.
L’artista fonde le tradizioni e le culture comuni alle civiltà e le trasferisce sulle sue tele. Durante tutta la sua vita artistica, ha rafforzato la sua arte e le connessioni che ha stabilito con l’arte utilizzando la struttura pluralista e multiculturale tra Oriente e Occidente.
Dopo la mostra “Magnifiche Culture” tenutasi in Qatar nel 2020, in cui esprime le culture e le civiltà di cui si è nutrito, ora tiene per la prima volta in Bosnia-Erzegovina la mostra “Magnificent Architectures“.
Racconta l’artista
“Per le mie opere mi ispiro alle antiche e tradizionali forme decorative per esprimerle in chiave moderna grazie a due grandi scelte: il concept e lo stile” – spiega l’artista.
“Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto rendo insolite le mie decorazioni, imprecise da vicino ma perfette da lontano. Questa geometria infranta è una delle chiavi della mia espressione artistica e vuole significare che se tutto fosse perfetto e prevedibile non emozionerebbe. Il Concept invece è il parlare del ‘sacro’ in chiave rinnovata: mi piace infatti definirmi ‘composto ma trasgressivo’, perché riesco con la mia tecnica a comporre quadri complessi, come tappeti o moschee, senza però infrangere il divieto di iconoclastia musulmana, con le sue geometrie racchiudenti decori.”

Il progetto
La mostra, inaugurata ieri 28 aprile e visitabile fino al 12 maggio 2022, costituisce un esempio per i ponti di dialogo interculturale stabiliti tra 3 culture diverse poiché l’artista è italiano e il curatore è turco e si sono riuniti in Bosnia ed Erzegovina.
“Magnifiche architetture” è ospitata dalla Madrasa Gazi Husrev-Begova, sostenuto dall’Ambasciata della Repubblica Italiana a Sarajevo, in collaborazione con IKASD Istanbul Intercultural Art Dialogues Association e Tabularasa Transnational Art. Per informazioni dettagliate: bg@bestegursu.com.
Le parole del curatore della mostra
“Luigi Ballarin trasferisce nelle sue tele delle terre con grande amore, anche se non le ha mai viste” – spiega il curatore della mostra Beste Gursu. “Trasmette e fa percepire alle persone lo spirito che incorpora nelle espressioni astratte. Nelle sue opere vediamo sempre mistero, amore, pazienza, rispetto, ampiezza, esperienza e giustizia in modo trasparente. Semplicemente ci mostra e ci racconta le sue idee enfatizzando la percezione visiva. Credo che la mostra che Ballarin ha preparato costruirà ponti importanti”.

Le parole dell’Ambasciatore a Sarajevo
“La mostra, oltre ad essere pienamente coerente con la diplomazia culturale dell’Italia nel Paese, rappresenterà un’occasione cruciale per molti cittadini di scoprire l’opera di un artista la cui carriera è saldamente radicata nel Vicino Oriente oltre che in Europa” – afferma l’ambasciatore Marco Di Ruzza. “Sono inoltre fiducioso che le “Magnifiche architetture” rappresenteranno un’occasione di scambio e collaborazione tra artisti italiani e bosniaco-erzegoviniani che durerà nel tempo”.
Biografia di Luigi Ballarin
L’artista inizia la sua carriera artistica negli anni ‘90 a Venezia. Nel 2000 si trasferisce a Roma e, dopo un invito per una mostra personale, si innamora di Istanbul. Attualmente vive e lavora nelle tre città, creando un unione tra culture diverse con un linguaggio unico e originale.
La sua arte è infatti unione tra Oriente e Occidente e sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi.
Immagine d’apertura: Luigi Ballarin, particolare di una delle opere della mostra “Magnifiche architetture”.
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