Fotografia

Mostra fotografica: VINCENZO CASTELLA Il libro di Padova

La mostra all’Orto botanico propone una selezione di quaranta immagini fotografiche di Vincenzo Castella raccolte ne Il libro di Padova


 

PADOVA – È una sperimentazione quella che l’Orto botanico di Padova propone, nella sua sede, dall’11 novembre all’8 gennaio: trasferire una sequenza di immagini fotografiche dal formato libro a quello espositivo. Operazione solo apparentemente ovvia.
Le immagini sono quelle che Vincenzo Castella ha realizzato tra il 2020 e il 2021, raccolte ne Il libro di Padova, volume edito da Silvana Editoriale su commissione di Hermès Italie, nell’ambito della collana di libri fotografici nati come omaggio alle città italiane dove la maison è presente.

Il progetto espositivo

“Per rendere omaggio a Padova -spiega Francesca di Carrobio, amministratore delegato di Hermès Italie- “abbiamo invitato l’artista Vincenzo Castella, a mostrare la città attraverso immagini di grande forza espressiva”.
Lontano da ogni forma di evoluzione dello stile, il lavoro di Castella è legato alla riduzione sistematica del repertorio e della sintesi del linguaggio.
La mostra è realizzata con il sostegno di Hermès e con la collaborazione di Silvana Editoriale e Studio la Città, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.

La mostra fotografica

La rassegna fotografica all’Orto botanico propone una selezione di quaranta immagini nelle quali non c’è nulla che abbia a che fare con un itinerario nella città o che proponga un’indagine sociale e territoriale.
Nel volume (e, in modo originale) nell’esposizione, Padova è mostrata attraverso quattro temi: l’Orto botanico, o più in generale il mondo vegetale; la Pittura, principalmente gli affreschi, conservati nelle chiese, nelle cappelle, nei palazzi, e così via; l’Architettura, che l’artista non descrive, non legge, ma che lascia emergere come spazio interno (tranne poche eccezioni), come possibilità del movimento, definizione di un ambiente e di un luogo; l’Università, con la sua storia che è un nodo cruciale della cultura europea.
Non si tratta di sezioni isolate ma, al contrario, di una trama, visiva e concettuale, con andate e ritorni, salti improvvisi e spostamenti quasi impercettibili, che nasce dalla ripetizione e dall’accostamento di realtà separate, secondo il principio che solo le cose incomparabili sono davvero comparabili.

Le fotografie di Vincenzo Castella

Vincenzo Castella, che aveva iniziato la sua storia di artista proprio attraverso un’indagine sul campo delle comunità afroamericane del Mississippi e del Tennessee, prosegue con i suoi mezzi e i suoi metodi il suo lavoro sulla rappresentazione, sulla realtà che diventa immagine, attraverso un gesto (quello fotografico) che non è e non può essere mai neutro. Per molti anni ha lavorato sull’industria e sulla città contemporanea, sul paesaggio e il tessuto urbano, e più di recente si è concentrato sulla pittura e sull’architettura rinascimentale italiana, per poi dedicarsi al mondo naturale ritratto nella cattività degli orti botanici e delle serre.
Questo libro e questa mostra su Padova hanno offerto la possibilità di collegare le ricerche in un’immersione nella storia occidentale, nei suoi sviluppi, nel suo declino, nel suo rinnovamento profondo, se si vuole.

 

Immagine d’apertura: Vincenzo Castella, Orto Botanico – Quarto dell’Albizia


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