I fiori di Giorgio Morandi al centro della mostra che è il primo ciclo del nuovo focus Re-Collecting proposto dal MAMbo e Museo Morandi
BOLOGNA – Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna e il Museo Morandi riprendono la regolare attività espositiva con Re-Collecting. Un nuovo ciclo di cinque focus espositivi, ideato da Lorenzo Balbi, che da fine settembre a gennaio 2021 approfondirà temi legati alle collezioni permanenti.
L’obiettivo è presentare una nuova chiave di lettura delle collezioni museali attraverso prospettive originali e inusuali, che rinnovano la relazione tra l’opera e il visitatore. E questo grazie anche a nuovi percorsi espositivi e di senso.
Con questa mostra inoltre, il Museo Morandi presenta al pubblico due nuovi dipinti pervenuti in comodato grazie a Enos e Alberto Ferri. Si tratta delle opere Fiori, 1946 e Fiori, 1957, i quali si aggiungono ad altri concessi in precedenza.
L’obiettivo è presentare una nuova chiave di lettura delle collezioni museali attraverso prospettive originali e inusuali, che rinnovano la relazione tra l’opera e il visitatore. E questo grazie anche a nuovi percorsi espositivi e di senso.
Con questa mostra inoltre, il Museo Morandi presenta al pubblico due nuovi dipinti pervenuti in comodato grazie a Enos e Alberto Ferri. Si tratta delle opere Fiori, 1946 e Fiori, 1957, i quali si aggiungono ad altri concessi in precedenza.
“Morandi racconta. Il fascino segreto dei suoi fiori”
Il primo appuntamento del ciclo di Re – Collection è la mostra “Morandi racconta. Il fascino segreto dei suoi fiori”, a cura di Alessia Masi. Il focus è dedicato, fino al 15 novembre 2020, a un soggetto che Giorgio Morandi amava particolarmente: i fiori.
IL percorso espositivo comprende 13 dipinti del periodo che va dal 1924 al 1957. Inizia dal quadro appartenente al Museo Morandi e arriva alle opere di collezione privata. Una parte di questi dipinti l’artista li aveva realizzati per regalarli ad amici o alle sorelle in occasione di compleanni.
In mostra sono presenti anche due oggetti in porcellana provenienti da Casa Morandi insieme a ciò che resta dei fiori di seta o essiccati prediletti dell’artista come modelli di rappresentazione.
Ad arricchire il percorso, anche due acqueforti in cui si affronta lo stesso tema, utilizzando fiori veri e freschi, oltre ad una selezione di lettere e documenti. La mostra si conclude poi con un video in cui la curatrice Alessia Masi approfondisce il tema dei fiori lungo l’arco della ricerca morandiana.
IL percorso espositivo comprende 13 dipinti del periodo che va dal 1924 al 1957. Inizia dal quadro appartenente al Museo Morandi e arriva alle opere di collezione privata. Una parte di questi dipinti l’artista li aveva realizzati per regalarli ad amici o alle sorelle in occasione di compleanni.
In mostra sono presenti anche due oggetti in porcellana provenienti da Casa Morandi insieme a ciò che resta dei fiori di seta o essiccati prediletti dell’artista come modelli di rappresentazione.
Ad arricchire il percorso, anche due acqueforti in cui si affronta lo stesso tema, utilizzando fiori veri e freschi, oltre ad una selezione di lettere e documenti. La mostra si conclude poi con un video in cui la curatrice Alessia Masi approfondisce il tema dei fiori lungo l’arco della ricerca morandiana.

Il tema dei fiori
Giorgio Morandi affronta il tema floreale nell’arco di tutta la sua ricerca artistica. Gli anni tra il 1920 e il 1924 è il periodo in cui è più intensa la ricerca morandiana su questo tema. L’artista preferiva ai fiori freschi, rappresentati principalmente nelle opere giovanili, quelli essiccati o di seta poiché non subiscono variazioni nel tempo. Anche per il pittore i fiori sono stati un pretesto necessario per studiare gli aspetti della composizione, studiarne la forma, il colore e gli aspetti luministici.
A partire dagli anni Cinquanta invece i fiori di Morandi sono ridotti ad una forma geometrica tondeggiante, in uno spazio indefinito e quasi senza respiro.
Dopo questo primo focus, Re-Collecting prosegue con altri approfondimenti sulle collezioni di MAMbo e Museo Morandi, durante cui sono previsti dialoghi e intersezioni con le collezioni di altri musei dell’Istituzione Bologna Musei.
A partire dagli anni Cinquanta invece i fiori di Morandi sono ridotti ad una forma geometrica tondeggiante, in uno spazio indefinito e quasi senza respiro.
Dopo questo primo focus, Re-Collecting prosegue con altri approfondimenti sulle collezioni di MAMbo e Museo Morandi, durante cui sono previsti dialoghi e intersezioni con le collezioni di altri musei dell’Istituzione Bologna Musei.
Immagine d’apertura: Giorgio Morandi, Fiori (1957)
olio su tela, Collezione Enos e Alberto Ferri.
Deposito in comodato gratuito al Museo Morandi da luglio 2020
Info
Museo Morandi
via Don Minzoni 14 – Bologna
www.mambo-bologna.org/museomorandi/
© Riproduzione riservata
Comment here