Arte

Mostra: “La casa intorno al vaso”. Casa Testori apre le porte all’arte di Anna Caruso

Casa Testori apre le porte all’artista Anna Caruso.
Per la personale, che sarà inaugurata domani, sono state realizzate una serie di opere che entrano in dialogo con le monografie dello storico dell’arte.

 

di redazione

MILANO – Dopo la personale lo scorso inverno di Alex Urso, le stanze del primo piano di Casa Testori tornano ad ospitare un’altra artista: Anna Caruso.
Le sue opere dalla straordinaria energia creativa, – come si legge nella nota stampa di Casa Testori – entrano in dialogo con le 7mila monografie appartenute allo storico dell’arte.
La mostra alla Biblioteca d’Arte di Giovanni Testori a Novatese Milanese, sarà inaugurata domani alle ore 18 e rimarrà visitabile dal 21 giugno al 20 luglio e poi dal 26 agosto all’8 settembre 2019.
La casa intorno al vaso“, titolo che prende il nome dalla prima opera che accoglie il visitatore, è un progetto site-specific. Curato da Davide Dall’Ombra è pensato in stretta relazione con la figura di Giovanni Testori e della sua Biblioteca d’arte.
Anna Caruso, che vanta collaborazioni con diverse gallerie italiane ed estere, ha appositamente realizzato una serie di dipinti, wall drawings immersivi, carte e installazioni totalmente inediti.
In questo modo ha sperimentato tecniche nuove lasciandosi interrogare dall’idea di appartenenza e strappo. Caratteristiche queste di una figura come Testori, ben rintracciabili tra le pareti della sua casa. Un hub culturale giunto ormai al decimo anno di produzioni nell’ambito dell’arte contemporanea.

Dipinto di Anna Caruso. Foto ©Casa Testori

“L’uomo è l’unico essere vivente che vive coscientemente l’ineluttabilità e il dramma della propria mortalità, ben oltre l’istinto di sopravvivenza e conservazione della specie”, afferma Anna Caruso.
Lo scorso gennaio nella sua personale alla Thomas Masters Gallery di Chicago – riporta la nota stampa – l’artista aveva aggiunto un tassello alla sua ricerca sulla percezione umana della realtà. Si è interrogata sulla visione soggettiva del tempo e sulla sinestesia che condizionano la nostra memoria. La realtà filtrata, in un certo senso cancellata, sconvolta e ricomposta dalla memoria, è infatti al centro della sua ricerca. E’ visibile nei dipinti segnati dalla striatura geometrica che crea piani e spazi che si moltiplicano all’infinito. In un ritmo che fonde elementi di flora, fauna e architettura naturale e artificiale, portando la percezione a inseguire emozioni e ricordi.

Così salendo i gradini che portano al primo piano, ad accogliere il visitatore è l’opera che dà il titolo alla mostra: “La casa intorno al vaso“. Un vaso evocato e non rappresentato, quale simbolo della casa stessa, che è capace di abbracciare il vuoto dell’esistenza.
Nella grande stanza da letto, una tela di oltre quattro metri apre la parete di fondo verso le montagne rocciose. Mentre tre piani sovrapposti di pvc trasparente dilatano la prospettiva immaginaria dell’artista e dell’osservatore. Sulle pareti della camera successiva si fronteggiano la celebre Crocifissione del 1949, dipinta da Testori, e il personale omaggio dell’artista. Un’opera di pari formato soggetto alla sincerità e alle contaminazioni personali e del nostro tempo.
Di fronte alla grande libreria invece si schierano quattro ritratti: Giovanni Testori e sua madre, Anna Caruso e suo padre. Affetti e tensioni, inevitabilmente costruttive e distruttive insieme, si intrecciano in un profondo dialogo.
Continuando lungo il percorso espositivo, nella camera di Testori il tema del nudo ispira alla Caruso un lavoro intimo. Mentre la piccola stanza finale accoglie mondi che si allargano ancora una volta con un grande wall drawing e il pavimento coperto da una tela. Ma la pittura non ha confini, scala i gradini che portano al solaio per interagire con la grande conifera del giardino che si staglia oltre la finestra.

 

 

*In alto: Anna Caruso,
Il valore dei pensieri nati camminando,
acrilico su tela, 2019
Foto ©Casa Testori

 

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