“Chagall. La Bibbia”, dedicata al grande artista al Complesso del San Giovanni di Catanzaro, indaga il suo rapporto con la religione ebraica
CATANZARO – “Chagall. La Bibbia” è la mostra dedicata al grande artista Marc Chagall (1887-1985) e al suo rapporto con la religione ebraica e alla sua personalissima maniera di rileggere, in chiave pittorica, il Messaggio Biblico.
La mostra, a cura di Domenico Piraina, sarà inaugurata il 23 maggio negli spazi del Complesso Monumentale del San Giovanni. Visitabile (seguendo le normative di sicurezza) fino al 29 agosto 2021, è prodotta e organizzata dal Comune di Catanzaro e dall’assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro con Arthemisia, il contributo della Regione Calabria, il patrocinio dell’amministrazione Provinciale di Catanzaro e contributo della Fondazione Cultura e Arte.
La Mostra
Chagall. La Bibbia vede esposte 170 opere grafiche di Marc Chagall ed è corredata da un ampio apparato didattico sui temi chagalliani e biblici, sull’ebraismo in Calabria e sulle influenze dell’arte ebraica sulla cultura contemporanea. Saranno infatti esposte anche le opere dei due celebri artisti contemporanei Max Marra e Antonio Pujia, a completamento di un percorso ricco e del tutto inedito. Attraverso le serie della Bibbia, in bianco e nero e a colori, e La storia dell’Esodo, la mostra narra i fatti biblici come una speciale galleria di figure. Per Marc Chagall la Bibbia non è la storia della Creazione ma delle creature.
Gli altri artisti in mostra
Ad arricchire la mostra a chiusura del percorso espositivo un prezioso nucleo di opere realizzato dall’artista contemporaneo Max Marra. Una serie denominata Il ghetto densa di drammatici rimandi all’immane tragedia del popolo ebreo, alle persecuzioni razziali nazifasciste e alla Shoah.
A seguire Pirgos, ceramiche parlanti, un’installazione creata dall’artista Antonio Pujia Veneziano per la Giudecca di Bova: 7 vasi in ceramica decorata con gli antichi e sacri simboli ebraici. Esposta anche una ristampa anastatica del 2006 dell’unico, antico e raro incunabolo conosciuto con il titolo Commentarius in Pentateuchum di Rashi, tomo edito con caratteri ebraici mobili (senza vocali) a Reggio Calabria il 18 febbraio 1475 (l’originale è conservato presso la Biblioteca Palatina di Parma).
Restituisce il sapore di antiche memorie, la musica colta e popolare di Francesca Prestìa che, con tre brani, riattualizza le tradizioni musicali calabresi e le antiche lingue che ancora oggi si parlano.
Immagine d’apertura: opera di Marc Chagall esposta nella mostra “Chagall. La Bibbia” – Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro
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