È uno dei dati emersi dalla ricerca effettuata dal Politecnico di Milano, su commissione dei Musei Reali di Torino, delle Gallerie Estensi e di Palazzo Ducale di Mantova. I risultati sono stati presentati quest’oggi.
di redazione
TORINO – Il 47% di un campione di persone intervistate ha dichiarato di non conoscere i musei. È quanto emerge da una ricerca effettuata dal Politecnico di Milano su commissione dei Musei Reali di Torino insieme alle Gallerie Estensi e a Palazzo Ducale di Mantova.
L’obiettivo dello studio è finalizzato a creare un sistema di misurazione per quantificare l’impatto dei musei nella società. I risultati sono stati illustrati questa mattina nel Salone delle Guardie Svizzere a Palazzo Reale di Torino, alla presenza dei direttori dei tre poli museali committenti.
Il primo dato analizzato è stato quello relativo ai visitatori. Ovvero capire chi sono e scoprire qual è la loro percezione degli enti museali. Il tutto per profilare poi il cosiddetto non-pubblico, quei soggetti che potrebbero andare al museo ma non ci vanno.

Il campione di cittadini è stato intervistato in luoghi come centri commerciali, parchi o piazze, che visitano o vivono a Torino, Mantova e Ferrara.
Dall’indagine è emerso che il 29% del pubblico ha visitato uno dei tre musei almeno una volta e ci tornerebbe. Il 6% conosce il museo, c’è stato ma non tornerebbe. Il 18% invece conosce il museo, ma non c’è mai stato. Mentre il 47% degli intervistati non conosce per nulla il museo.
Lo studio dunque porta a riflettere sul livello di sensibilità e interesse verso ciò che è l’emblema della cultura, aprendo così a nuove sfide i tre poli museali.
La ricerca infine rivela anche altri dettagli. E cioè che i visitatori dei luoghi dell’arte hanno dichiarato che l’80% della loro fonte di informazione proviene da internet, dai social o da passaparola. Inoltre che il 77% è soddisfatto dei musei e delle loro offerte. E che il pubblico più assiduo è soprattutto femminile, di età media e ha l’abitudine di visitare oltre tre musei l’anno.
Allo stesso tempo è stato chiesto ai visitatori come gli istituti museali contribuiscano al benessere individuale e alla collettività. “Per l’85% favorisce l’acquisizione di nuove competenze, per l’88% coinvolge e per il 60% contribuisce all’inclusione sociale”.
Sulla base dei dati acquisiti, i tre musei dunque dovranno adesso orientarsi per far fronte ai cambiamenti di questi anni. Il tutto in virtù anche del fatto che per decreto ministeriale sono dotati di autonomia speciale.
*In alto Palazzo reale di Torino.
Foto ©wiki
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