Due gli appuntamenti oggi al Museo Andersen: “Souffle”, la performance della coreografa Elsa Decaudin e la conferenza di Frédérique Villemur
di redazione
ROMA – Si terrà oggi pomeriggio alle ore 17 “Souffle”, la performance della coreografa Elsa Decaudin ospitata nelle sale del Museo Hendrik C. Andersen. L’evento è organizzato dal direttore del Polo Museale del Lazio, Edith Gabrielli, insieme al direttore del Museo Hendrik C. Andersen, Maria Giuseppina Di Monte.
Dopo la performance della Decaudin seguirà la conferenza di Frédérique Villemur dal titolo “L’air me manque: nudité et gravité chez Andersen” (L’aria mi manca: nudità e gravità nell’opera di Andersen).
Un progetto realizzato in collaborazione con L’Institut français Italia / Ambasciata di Francia in Italia.
Elsa Decaudin è un’artista residente all’ENSAM, École Nationale Superieure d’Architecture Montpellier, mentre Frédérique Villemur è storica e critica d’arte, docente presso la stessa Scuola.
In ‘Souffle’ Elsa Decaudin, con la collaborazione di DJ Bancal, interpreta le opere dello scultore Hendrik Andersen. Una creazione originale, concepita appositamente per il Museo, attraverso cui la coreografa, grazie all’energia che si sprigiona dal corpo in movimento, rianima le statue esposte nelle sale del pianterreno del Museo.
A seguire, come detto prima, la conferenza di Frédérique Villemur che indaga su alcuni elementi riguardanti il processo creativo di H. C. Andersen, in particolare il rapporto tra scultura, anatomia e movimento.
Bio
Elsa Decaudin, coreografa e danzatrice, ha al suo attivo performance, workshop e coreografie in cui ha sperimentato percorsi alternativi e sinestetici nei quali i sensi giocano un ruolo primario, coinvolgendo il pubblico attraverso l’attivazione di molteplici canali sensoriali. Frédérique Villemur ha condotto studi e ricerche sul tema della metamorfosi del corpo e sul concetto di genere nella storia dell’arte moderna e contemporanea, con pubblicazioni scientifiche sul rapporto tra architettura, spazialità e danza. Elsa Decaudin, direttrice artistica e coordinatrice della compagnia PULX, è attualmente artista in residenza presso l’École Nationale Superieure d’Architecture Montpellier (ENSAM, Francia). Dopo i decennali studi di danza classica, ginnastica, atletica e danza sincronizzata e il conseguimento del diploma di ingegnere meccanico specialista in “meccanica dei fluidi” presso l’INSA di Lione, ha proseguito la sua ricerca dedicata alla gestualità, alla luce e al suono. Dal 2004 dirige PULX, un collettivo di artisti che sperimentano nuove forme di intersezione fra movimento, musica e immagine. Fra le sue ultimi creazioni: B.I.R.D.S.: Murmure, 2013; Mobilis sonore, 2014; D’après J-C + Extensions, 2015; 20 fois 1 minute ou comment détourner J.P., 2016; About Dancing, 2016.
Frédérique Villemur, specialista in estetica, storia e teoria delle arti, già dottore di ricerca in Storia (Università Diderot-Parigi 7) è attualmente professore di Storia dell’arte presso l’École Nationale Superieure d’Architecture Montpellier (ENSAM, Francia). Negli ambiti di studio dedicati alle arti visive, arti dello spettacolo, letteratura e architettura ha pubblicato: La Méridienne de Paris, Actes Sud 2000; Paul Facchetti: Le Studio. Art informel et abstraction lyrique, Actes Sud 2004; Dance Architecture Spatiality: Athens 2012, Vicence 2013, Saint-Guilhem-le-Désert 2014, Éditions de l’Espérou.
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