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Museo Marino Marini riapre al culto la Cappella Rucellai

Cappella Rucellai Alberti Ph DLasagni

di arte fair

Firenze, lunedì 27 febbraio 2017 –

Arte e spiritualità al Museo Marino Marini che ha riaperto al rito liturgico la cappella Rucellai. Trasformato nel corso dei secoli, da Chiesa di San Pancrazio

Cappella Rucellai Alberti Ph DLasagnia edificio dedicato all’arte del Novecento con la collezione delle opere di Marino Marini, il Museo, forse un unicum in Italia, include al suo interno un luogo sacro che rinnova adesso la sua destinazione al culto.
Due sabati al mese, a partire dal 25 febbraio, alle ore 16.30, i fedeli potranno partecipare alla celebrazione in questo scrigno trecentesco che custodisce il Tempietto del Santo Sepolcro, capolavoro di Leon Battista Alberti. Le funzioni saranno presiedute da Padre Antonio Idda OP, parroco di Santa Maria Novella. Un’iniziativa nata su impulso degli abitanti e commercianti del quartiere e della via della Spada, accolta con favore e partecipazione dal Museo Marino Marini e dalla sua Presidente, Patrizia Asproni; iniziativa che rientra nel più ampio progetto di posizionamento del Museo Marini come luogo di accoglienza e di incontro, sempre più vissuto dai fiorentini e dalla città. La Messa sarà aperta a tutti, fino ad esaurimento dei 50 posti disponibili per ragioni di sicurezza.
“Nel corso dei secoli, gli artisti, in sintonia con la Chiesa, hanno sempre cercato di rendere accessibile il mondo dell’invisibile, dell’ineffabile e del divino. Il Sacello dell’Alberti – dichiara la presidente – è un gioiello architettonico che coniuga perfettamente arte e spiritualità. La solenne astrazione dei suoi marmi, l’intensità delle sue proporzioni hanno il dono di trasmettere un profondo senso di trascendenza. Riprendere la consuetudine di un rito, per cui questo luogo era stato in origine costruito, ci è sembrato la cosa più naturale, un atto quasi dovuto. Un invito alla città a partecipare anche a questa particolare peculiarità del Museo Marino Marino. Ringraziamo sinceramente Padre Antonio Idda per aver accolto con entusiasmo questa proposta”.
E per rendere ancora più unica la sacralità di questo momento religioso, che già ha di per se’ la particolarità di svolgersi in un museo, la Santa Messa sarà accompagnata  di volta in volta da un programma musicale a cura dell’Associazione Florentia Consorte del suo direttore artistico il M° Antonio Artese, che si incentra su brani della tradizione organistica barocca. Protagonista del repertorio del 25 febbraio è stato proprio Artese che ha suonato un pregiato organo a canne: uno strumento a due manuali, sette registri, e quattrocento canne; gioiello artigianale creato dalle sapienti mani del maestro organaro Luca Chiminelli.
Il maestro profumiere Sileno Cheloni, fine inventore delle fragranze di Aquaflor, ha creato un incenso apposta. “Le fragranze scelte per la Cappella Rucellai – ci racconta – fanno parte di una collezione esclusiva di incensi e di legni pregiati, affinata durante i numerosi viaggi in oriente del profumiere, nell’instancabile ricerca di alcune delle materie prime più rare e preziose. La prima è un Oud Indiano, con legni preziosi di agarwood associati ad un’assoluta di rosa damascena, fiore spirituale per eccellenza. Il secondo, dedicato alla liturgia della Santa Messa, è invece un Olibano, purissimo incenso, proveniente dalle regioni impervie e montuose dell’Oman”.
Sarà inoltre realizzata una preziosa piccola pubblicazione, curata da Maschietto Editore, testimonianza di questo evento, in vendita presso il bookshop del museo.
Sabato scorso, giorno di inaugurazione, Roberto Mancini, studioso di Storia Contemporanea, professore di Storia politica e sociale del Mediterraneo islamico presso l’Università di Middlebury, ha tenuto  prima della Santa Messa una conversazione divulgativa su Giovanni Rucellai e il finto sacello del Cristo in San Pancrazio. Storia di un capolavoro architettonico e di un “souvenir” religioso,nella quale ripercorrerà le note vicende che hanno portato alla realizzazione del sacello albertiano in San Pancrazio, approfondendo in particolare il quadro culturale e la mentalità entro cui l’opera venne progettata. Centrale sarà il tema della riproduzione in copia sia del Santo Sepolcro che della Basilica dell’Anastasis, edifici sacri gerosolimitani che rappresentano il cuore dell’ecumene cristiana,  oggetto di grande devozione nei secoli.

Nell’occasione della messa, l’ingresso al museo sarà gratuito.

Le prossime funzioni si terranno nelle seguenti date (ore 16.30):

11 marzo

25 marzo

8 aprile

22 aprile

6 maggio

20 maggio

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