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Notre-Dame: la struttura è salva ma per la ricostruzione ci vorranno anni

Notre Dame fiamme

Parigi Dopo il duro colpo alla vista delle fiamme che hanno avvolto una delle massime espressioni dell’architettura gotica, simbolo della cristianità parigina e patrimonio dell’umanità, è arrivato il momento di fare il bilancio dell’incendio che ieri sera ha gravemente danneggiato la cattedrale di Notre-Dame. In base a quanto rivelano le maggiori agenzie giornalistiche, il resoconto non è del tutto tragico, perché la sua struttura, la facciata e i tesori che custodisce sono stati salvati.
Tuttavia “la stabilità della cattedrale e la profondità del danno sono ancora incerti – ha detto il segretario di Stato francese all’Interno, Laurent Nunez – e non sappiamo come resisterà”. Per un bilancio completo, quindi, l’ultima parola spetta all’equipe di esperti impegnati oggi ad analizzare l’edificio.
In base alle immagini riprese al suo interno dai Vigili del fuoco, la volta della navata centrale di Notre-Dame è crollata nel punto in cui poggiava la guglia, il cui crollo a sua volta è avvenuto sotto gli occhi sgomenti di tutto il mondo. I rilievi in marmo risultano anneriti dal fumo e in fondo all’abside è possibile vedere intatta la croce dell’Altare maggiore. Salve le torri, mentre una parte delle vetrate è andata distrutta. Ancora da verificare è la condizione dei rosoni e le vetrate policrome, e resta da chiarire se le alte temperature possano aver compromesso la tenuta della pietra e del marmo.

Notre Dame interno
(foto Ansa)

Diverse opere d’arte per fortuna sono state portate in salvo, comprese le 16 statue ottocentesche dei dodici apostoli e dei quattro evangelisti, le “guardiane” di Parigi, situate sul tetto e sulla guglia e che proprio, in vista del restauro che era in atto nella cattedrale, l’11 aprile erano state rimosse per essere anch’esse rimesse a nuovo.
Nel frattempo, è già partita una raccolta fondi per le opere di ricostruzione che, in base a quanto riferito dagli esperti, potrebbero essere completati nell’arco di una decina, o poco più, di anni. “Il restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris durerà mesi e anni”, ha detto infatti il ministro Riester, spiegando che “è ancora troppo presto per valutare la durata precisa della ristrutturazione”. “In ogni caso – ha riferito il ministro ai microfoni di France Info – ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti”.
Sempre in riferimento alla ricostruzione, il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato: “Abbiamo evitato il peggio. La ricostruiremo tutti insieme. È quello che i francesi si aspettano e che la nostra storia merita”.
Cause dell’incendio. Il procuratore di Parigi, Rémy Heitz, ha spiegato in conferenza stampa  che “c’è stata una prima allerta alle ore 18:20, seguita da un sopralluogo per sedare i dubbi”, durante il quale però non è stato riscontrato nulla di anomalo. Heitz ha aggiunto che c’è stata poi una “seconda allerta alle 18:43. A quel punto, il fuoco è stato riscontrato al livello della struttura. Nel frattempo – ha concluso – la chiesa era stata evacuata perché una messa era cominciata poco prima”. Le cause dell’incendio comunque restano ancora sconosciute, anche se “nulla indica un atto doloso”, ha spiegato il procuratore di Parigi, che ha affermato: “Non esiste alcun dato, al momento, che ci possa far pensare a un atto volontario. La pista privilegiata è quella dell’episodio accidentale”.  

 

 

 

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