Cultura

Paesaggi tradizioni e sapori: ecco l’Agenda Unpli 2017

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L’Agenda Unpli 2017 si presenta come una sorta di viaggio alla scoperta del patrimonio culturale dell’Italia,  comprese sagre tradizionali e piatti tipici locali 

 

di J.L.D.

ROMA – La sala congressi di Eataly, valore aggiunto della grande catena alimentare italiana, ha ospitato ieri mattina la presentazione della nuova agenda UNPLI 2017, pubblicata da Omnia One Group.
C
ome molti sapranno, UNPLI è l’acronimo di Unione Nazionale Pro Loco Italia, l’associazione nata per la promozione e lo sviluppo dei territori, di piccoli comuni, di borghi, frazioni anche poco conosciute. Ad oggi sono 6200 gli iscritti per un totale di 600.000 soci. Il loro scopo primario è emergere da un punto di vista turistico ma anche e soprattutto sopravvivere in un panorama come quello italiano, che offre sicuramente un’ampia scelta, ma finisce, attraverso un marketing sempre più aggressivo, per imporre le solite mete.
L’Agenda Unpli 2017 si presenta come una sorta di viaggio alla scoperta dell’infinito patrimonio culturale del Bel Paese,  comprese le numerose sagre tradizionali e i tanti piatti tipici locali.
Presenti all’iniziativa presso Eataly il presidente nazionale Unpli  Antonino La Spina, il dirigente nazionale Unpli Claudio Nardocci, il vicepresidente dell’ALM (Associazione Laziale Motulesi) Franco Sorce, il vicepresidente della Pro Loco di Amatrice Carmine Monteforte, testimone dei recenti tristi lutti per il sisma.
Il presidente La Spina ha evidenziato come “ancora oggi l’agenda, sia in formato cartaceo che in quello e-book, rimane uno strumento fondamentale da mostrare a scopo promozionale e divulgativo alle giunte comunali, agli assessori, ai sindaci per valorizzare il territorio che può diventare fonte di lavoro e reddito per la tutta la comunità”. Nell’era della globalizzazione infatti il localismo è un incentivo per la scoperta o riscoperta di un piccolo centro. E’ proprio attraverso la diversità che avviene uno scambio di sapere tra culture. Ce lo dice infatti la storia: l’omologazione elimina qualsiasi forma di conoscenza e curiosità.
“In Italia ci sono 2830 borghi e frazioni – ha aggiunto invece Claudio Nardocci – che stanno morendo, basti pensare a Civita di Bagnoreggio con il suo ponte ormai simbolo di un aggrapparsi, quasi disperato, al territorio per evitare di sparire nell’isolamento della montagna da cui è nato. Per questo – ha sottolineato – ha avuto un gran successo la gara creata per “Il comune più bello”, una vera panacea per i paesi iscritti che stimolati hanno inviato migliaia di foto, molte delle quali sono state inserite nel volume”.
La presentazione dell’Agenda Unpli è stata occasione anche per rilanciare l’iniziativa “Un’amatriciana per Amatrice” di cui a parlarne è stato Carmine Monteforte, vicepresidente della Pro loco di Amatrice. All’iniziativa hanno aderito circa 200 comuni per un ricavo totale di 300.000€. “La ricostruzione – ha detto Monteforte – si annuncia molto complessa ma l’entusiasmo e la voglia di ripartire è tanto, infatti stanno collaborando molti giovani volontari del servizio civile”.
Tra le altre cose messe in risalto durante la conferenza anche “l’importanza di dare in mano ad associazioni specializzate, come appunto le Pro Loco, la rivalutazione dei territori, e non come spesso avviene in alcuni comuni dove, con ostinata miopia, continuano ad affidare tale responsabilità ad associazioni senza alcun valido requisito economico e prima ancora organizzativo, tanto che le manifestazioni che ne conseguono si rivelano di livello molto basso”. La conferenza di presentazione dell’Agenda Unpli, infine, non poteva che concludersi con un gradito buffet di gastronomia tipica, in tal caso di cucina abruzzese a cura di Letizia CucchiellaLa forza della cultura del passato che sopravvive anche di fronte ad un evento terribile.

 

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