La collettiva Passages/Paysage è la collettiva d’arte ospitata a Palazzo Barbò (Bg), che indaga la complessa relazione tra individui e ambiente
BERGAMO – Dal 7 maggio al 6 giugno 2021, le sale di Palazzo Barbò a Torre Pallavicina (BG), ospitano la collettiva Passages / Paysages, a cura di Roberto Lacarbonara. In mostra le opere degli artisti: Francesco Arena, Nina Canell, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Fabio Dartizio, Andrea Francolino, Sophie Ko, Carlo e Fabio Ingrassia, Vincenzo Marsiglia, Domingo Milella, Marco Neri, Ornaghi&Prestinari, Nazzarena Poli Maramotti, Serj, Giovanni Termini.
Passages / Paysages indaga l’intima e complessa relazione tra individuo e ambiente, elaborando una lettura del paesaggio come luogo di continua negoziazione tra dato naturale e artificiale, ma anche come zona di transizione, generata e continuamente riscritta dall’azione umana. Gli artisti in mostra compongono un’ampia teoria di panorami sensibili laddove il visitatore può addentrarsi in un percorso che stimola l’esercizio cognitivo, le ipotesi estetiche di passaggio al paesaggio.
“Ogni paesaggio è nostalgico, è già visto, – scrive il curatore Roberto Lacarbonara nell’introduzione in catalogo – pur nella assoluta estraneità rispetto alle nostre esperienze posizionali e geografiche. In quanto passaggio, il paesaggio è sempre passato. Riconquistare il passo significa riscoprire la natura “narrativa” dei nostri paesaggi, la loro capacità di contenere e generare storie. E questa ricollocazione dell’uomo sui sentieri del mondo può far emergere un paesaggio anche là dove meno ce l’aspettiamo, anche nel mezzo della città, anche in un viaggio fatto sul posto.”
“Il paesaggio non è, ma accade”, scrive Lacarbonara nell’omonimo saggio (Passages | Paysages, Mimesis 2020) da cui muovono le tesi della mostra.
L’esposizione è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo edito da Vanilla Edizioni (Albissola Marina, SV) con i testi del curatore e le immagini della mostra.
Immagine d’apertura: Giovanni Termini, una delle opere in mostra a Palazzo Barbò. Fotografie di Maurizio Donzelli e Alessia Gatti
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