Musica

Politeama Pratese: domani altro appuntamento con la nuova stagione del Ridotto

Choro dintorni

di redazione arte fair

Prato, lunedì 27 marzo 2017 – 

Musica Domani 28 marzo si svolge un altro nuovo appuntamento per la VI edizione di Politeama in Primo Piano, la nuova stagione del Ridotto del Teatro Politeama Pratese, a cura di Mirko Guerrini.

Choro dintorniSarà la volta di Choro e dintorni. Il quartetto, formato da Alessandro Berti al basso elettrico, Emanuele Proietti al piano e melodica, Stefano Rapicavoli alla batteria e Giorgio Rossini alla chitarra classica, eseguirà brani di autori brasiliani mescolando malinconia e ritmica vivace, nello stile tipico della cultura carioca. 
Il progetto di Choro e dintorni nasce dalla voglia di affrontare e proporre, pur senza intenti prettamente filologici, un repertorio di musica popolare nato a Rio de Janeiro nella seconda metà del diciannovesimo secolo e sviluppatosi fino ai giorni nostri; un genere musicale che coniuga ottimamente due elementi indispensabili, “divertimento” e “qualità”. La musica di autori come Ernesto Nazareth, Pixinguinha, Zequinha de Abreu e molti altri contiene caratteri derivanti dalla musica “colta” europea del diciottesimo e diciannovesimo secolo (per ciò che attiene all’aspetto armonico e melodico) sapientemente mescolati con l’esuberanza ritmica tipica dei paesi africani. Può sembrare contraddittorio parlare di divertimento per un genere la cui definizione letterale (choro) significa, in portoghese, lamento; sta di fatto che nella cultura carioca allegria e tristezza sono spesso indissolubilmente legate l’una all’altra; proprio come la romantica malinconia del pianismo di Chopin (in molte composizioni di Nazareth, ad esempio, è più che evidente l’influenza del grande maestro polacco) si mescola, nello choro, alla vivace e “colorata” ritmica che diverrà, nel tempo, uno degli elementi caratteristici della musica brasiliana (dallo choro al samba, alla bossa nova). Lo choro rappresenta dunque una sorta di intrattenimento intelligente, uno sterminato repertorio di brani da poter, sempre col dovuto rispetto e, perché no, a volte anche senza, manipolare ed interpretare anche con organici e strumenti lontani dalla tradizione popolare brasiliana.

 

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