Con Porgy and Bess, il più importante lavoro per il teatro musicale di George Gershwin, il Teatro alla Scala chiude la stagione 2015/2016
di redazione
MILANO – Con Porgy and Bess il Teatro alla Scala chiude la stagione 2015/2016. Dal 13 al 23 novembre andrà in scena l’ultimo e il più importante lavoro per il teatro musicale di George Gershwin.
Per la prima volta, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala saranno impegnati assieme in questo titolo unico nel suo genere, capace di unire la serietà drammatica dell’opera lirica europea del Novecento all’esuberanza delle contaminazioni jazz e spiritual d’Oltreoceano.
Una modernità evidenziata dal lavoro di Nikolaus Harnoncourt per ripristinare la versione originale di Boston (1935). La sua scomparsa nel marzo scorso fa di questa produzione anche un omaggio alla sua curiosità e al suo lavoro, di cui oggi il testimone passa al figlio Philipp, che cura la parte scenica dello spettacolo, e ad Alan Gilbert, Music Director della New York Philharmonic., che sarà sul podio per restituire tutti i colori di Catfish Row, lo slum di Charleston, South Carolina, in cui è ambientata la vicenda. Il cast di questa “American folk opera” è, come richiesto espressamente dall’autore, interamente composto da artisti afroamericani. La storia vede lo sfortunato ma generoso Porgy (Morris Robinson, astro nascente del Met) che tenta di liberare la fragile Bess (Kristin Lewis, già applaudita alla Scala come Aida e ne La cena delle beffe) dal violento e possessivo Crown (Lester Lynch, già protagonista della produzione scaligera del 1996) e dalle attenzioni dello spacciatore Sportin’ Life (Chauncey Packer).
Si tratta di una grande storia americana che inscena, fra passioni accese e crimini efferati, l’eterno e classico conflitto fra nobiltà e miseria qui ambientato in una società in rapida trasformazione come l’America degli anni ‘30. Un mondo complesso, caotico e dinamico, perfettamente rispecchiato dalla musica eclettica e brillante di Gershwin, che definiva Porgy and Bess “il mio Wozzeck”.
Ma a descrivere meglio l’opera e i temi trattati, un’ora prima di ogni recita, sono le introduzioni del professor Franco Pulcini, e l’intero palinsesto di eventi, incontri e proiezioni che il Teatro alla Scala dedica a questa significativa produzione, in collaborazione con gli Amici della Scala, la Fond azione Milano per la Scala, gli Amici del Loggione e la Fondazione Corriere della Sera.
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