Apre al pubblico la Rampa Domizianea. Il colossale corridoio ‘coperto’ del I secolo d.C che dal Foro Romano sale su al colle Palatino.
di redazione
ROMA – Chi pensa che il Foro Romano faccia vedere tutto del suo passato è costretto a cambiare idea. L’antica Roma torna a sorprendere ancora, riportando alla luce stupende testimonianze del suo glorioso passato. Un tesoro architettonico “unico” e mai aperto al pubblico che, oltre ad aggiungersi al grande patrimonio archeologico della capitale, diventa una nuova tappa turistica da visitare assolutamente. Si tratta della Rampa Domizianea, il colossale corridoio ‘coperto’ risalente al I secolo d.C. che dal Foro Romano sale su, per oltre duecento metri, alle pendici del colle Palatino. È in pratica un edificio ‘ciclopico’, già scoperto nel 1900 e mai aperto al pubblico fino a ieri, primo giorno di apertura, dopo cinque anni di complesso restauro guidato dall’archeologa Patrizia Fortini. La Rampa ora è adibita a museo, fondamentalmente di se stessa, dove sono esposti vari reperti rinvenuti, oltre 110 anni dalla sua scoperta, durante le ricerche promosse dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Roma.
La Rampa Domizianea deve il suo nome all’Imperatore Domiziano. Veniva utilizzata come ingresso ai palazzi imperiali sul Palatino e si articolava in sette corridoi coperti, solo quattro però sono accessibili ai visitatori. Conduceva tramite sei svolte dal Vestibolo situato sulla piana del Foro al palazzo sull’altura del colle Palatino. La struttura, che presenta alcuni spazi di supporto al percorso principale, è composta completamente da murature a sacco, con una pavimentazione originaria. Le volte misurano invece un’altezza dai 9 ai 12 metri. Il percorso che compie termina poi con un affaccio inedito sul Foro romano.
L’archeologa del restauro Patrizia Fortini spiega al Messaggero che la Rampa Domizianea “costituisce un unicum a Roma. Grazie ai suoi vasti spazi perfettamente conservati, la Rampa testimonia il gigantismo dell’architettura imperiale di Roma”.
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