Dal 18 maggio riaprono i musei a Milano, ma per sicurezza a giorni alterni. La mostra su Georges de La Tour a Palazzo Reale riapre il 28 maggio
di redazione
MILANO – È stato presentato alcuni giorni fa in Commissione Cultura/Turismo il Piano di riapertura sperimentale dei musei civici che riapriranno il 19 maggio. Le aperture saranno contingentate in base alla capienza dei musei e in modo alternato durante la prima settimana di avvio (dal 19 al 24 maggio). Il tutto per testare strutture, servizi e piattaforme web necessarie all’attuazione del Piano.
Per quanto riguarda Palazzo Reale riaprirà al pubblico a partire dal 28 maggio e nei giorni dal giovedì alla domenica, con orari che saranno comunicati successivamente. Dopo la prima fase del lockdown, riaprono quindi la mostra dedicata a Georges de la Tour (fino al 27 settembre), “Tutankhamon. Viaggio oltre le tenebre” (fino al 30 agosto) e “Roberto Cotroneo. Genius Loci” (fino al 26 luglio). Come per i musei anche per le mostre gli ingressi saranno contingentati in base alla capienza delle sale, con prenotazione obbligatoria per fasce orarie e acquisto dei biglietti online. Per l’ingresso a tutti i musei civici di Milano la prenotazione va fatta sulla piattaforma web per i servizi di biglietteria www.vivaticket.it, con l’indicazione della fascia oraria di preferenza e l’acquisto del biglietto online. La prenotazione è necessaria anche per i musei a ingresso gratuito.

La mostra Georges de La Tour. L’Europa della luce, la prima in Italia dedicata al pittore francese, era stata inaugurata il 7 febbraio, poche settimane prima di essere chiusa per l’emergenza Covid. Avrebbe dovuto concludersi il 7 giugno, ma adesso con la riapertura è stata prorogata fino al 27 settembre 2020.
Della mostra ne avevamo già parlato in un precedente articolo (Clicca qui per leggerlo).
Questo misterioso pittore vissuto nel ‘600 è considerato un raffinatissimo osservatore della natura e della vita quotidiana.
I suoi esordi sono da collocare a fianco dei protagonisti del naturalismo seicentesco. Le immagini da lui raffigurate sono fatte di gesti risoluti e di interiore contemplazione, che avvincono ed emozionano. Insieme ai capolavori di de la Tour, in mostra anche dipinti di altri grandi del suo tempo. Come Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Frans Hals e altri.
La rassegna a Palazzo Reale, curata da Francesca Cappelletti, invita a riflettere sulla pittura di genere e sulle “sperimentazioni luministiche”. E affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l’opera di questo straordinario artista.
Nei suoi quadri è evidente l’influenza del Caravaggio. Anche se rimane ancora poco chiaro come il pittore sia stato influenzato dall’arte caravaggesca. Si pensa comunque che si avvenuto dopo aver ammirato i lavori dei Caravaggisti olandesi di Utrecht.

I dipinti di de La Tour si distinguono per la grande capacità di controllare le fonti di luce. Peculiarità per la quale la critica lo considererà uno dei più originali prosecutori della scuola caravaggesca. I soggetti delle sue opere vengono inseriti in ambienti illuminati da debolissime fonti di luce come quella di una candela. Georges De La Tour ritrae angeli presi dal popolo, santi senza aureola né attributi iconografici, e predilige soggetti presi dalla strada, tra cui mendicanti. Dipinge in generale gente di basso rango più che modelli storici o personaggi altolocati. I pochi quadri riconosciuti come autografi sono perlopiù di piccolo o medio formato. Intimi, privi di sfondo paesaggistico, notturni e soprattutto, nella presunta ultima fase artistica, quasi dei monocromi dall’impianto geometrico. Uno stile semplice ma modernissimo per l’epoca.
Immagine d’apertura: Georges de La Tour, Educazione della Vergine, 1650 ca,
The Frick Collection New York
Info
Palazzo Reale Milano
Piazza del Duomo, 12
www.palazzorealemilano.it
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