A Senigallia la mostra personale del fotografo Roger Ballen, ospitata nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera
ANCONA – Dal 14 aprile prende il via a Senigallia la mostra personale del fotografo Roger Ballen, The Place of the Upside Down, a cura di Massimo Minini, ospitata nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera.
La mostra è prodotta dal Comune di Senigallia nell’ambito di Senigallia Città della Fotografia, progetto che si distingue per la realizzazione di eventi espositivi originali di alto livello dedicati all’arte fotografica. La mostra di Roger Ballen sarà l’unica quest’anno in Italia in un museo pubblico oltre alla sua partecipazione alla LIX Biennale di Venezia dove rappresenterà il Sud Africa nel padiglione proprio nazionale.
La mostra nelle due sedi
A Palazzo del Duca un nucleo di opere provenienti dalla collezione di Massimo Minini, uno tra i galleristi italiani che più rappresenta l’Italia nel mondo. Esposti oltre sessanta scatti in bianco e nero che attraversano tutta la carriera di Ballen e appartengono alle sue serie più famose come Outland (2000), Shadow Chamber (2005), Boarding House (2009) e Asylum of the Birds (2014).
A Palazzetto Baviera invece è esposta una selezione di 12 scatti a colori, assolutamente inedita in Italia e proveniente dalla collezione personale dell’artista, che segna una nuova fase di sperimentazione tecnica nella sua poetica.

Roger Ballen
E’ uno dei fotografi più originali e influenti tra il XX e il XXI secolo, nato a New York, attivo da oltre quarant’anni in Sud Africa, sua patria d’elezione.
Le sue opere sono stranianti ed estreme, a tratti assurde e oniriche. I suoi scatti ritraggono luoghi e situazioni inverosimili eppure perfettamente reali, proprio come avviene quando si sogna. Sono lavori che indagano la condizione umana e le profondità del subconscio, invitando lo spettatore a porsi delle domande su quello che si sta guardando e di riflesso a porsi delle domande anche su sé stesso.
Lo stile di Ballen
Le immagini create da Ballen si caratterizzano per uno stile visivo perfettamente riconoscibile tanto che è stato coniato un neologismo, ballenesque, per definire un’atmosfera misteriosa, caotica, a volte oscura come quella che si ritrova nelle sue opere. Negli anni lo stile dell’artista si è evoluto sperimentando linguaggi visivi ampi dove la fotografia interagisce con il disegno, la pittura, il collage e la scultura dando vita a una nuova estetica ibrida che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
In quest’ultimo periodo, Ballen si è approcciato per la prima volta alla fotografia a colori dopo cinquant’anni di bianco e nero. La mostra a Senigallia, con la sezione di Palazzetto Baviera, rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano di ammirare queste opere dal vivo.
Immagine d’apertura: Roger Ballen, particolare dello scatto Engagement, 2014
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